La scenografa tedesca Anna Viebrock ospite all'Accademia di Architettura
Institutional Communication Service
14 October 2013
Negli ultimi anni sempre più si indaga sul rapporto tra l'architettura e le altre arti, segno di una ritrovata vitalità nella riflessione e nella messa a fuoco di campi di intervento trasversali.
Il rapporto con le arti dello spazio scenico (cinema e teatro in primo luogo) si presenta come momento di apertura e di arricchimento. Nella relazione con quelle discipline la pratica architettonica si rivela e riattiva i suoi principi all'interno dei loro sistemi. L'architettura si trova oggi di nuovo in una fase di transizione e di ridefinizione a tutti i livelli e per questo motivo, in questo stadio, forme di interscambio con altri insiemi potranno assumere un ruolo sempre più importante. Lavorare per allestire lo spazio scenico significa oggi lavorare in architettura, in un rapporto costante fra corpo, oggetto e spazio, fra modello e realizzazione.
Cos’è lo spazio scenico? È l’allestimento di uno sfondo per una narrazione e dei soggetti o una parte essenziale di un discorso teatrale? In quali rapporti sta lo spazio scenico con l’opera in cui si inserisce e con il luogo architettonico nel quale è inserito? A queste e ad altre domande l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana incomincia a rispondere avviando giovedì 17 ottobre 2013 con Anna Viebrock un ciclo di cinque conferenze pubbliche dedicate al rapporto tra pratica architettonica e arte scenica. La serie di incontri è nata dalle riflessioni congiunte di Marco Della Torre, Régis Michel e Marco Müller.
Anna Viebrock(1951) ha studiato scenografia alla Kunstakademie di Düsseldorf con Karl Kneidl. Dal 1994 in poi ha lavorato sotto la direzione di Jossi Wieler e Sergio Morabito per il Theater Basel, per la Nederlandse Opera di Amsterdam e per la Staatsoper di Stoccarda. In seguito ha collaborato strettamente con il regista Christoph Marthaler per teatri di prosa e d’opera quali la Volksbühne di Berlino, lo Schauspielhaus di Amburgo, l’Opéra di Parigi, lo Schauspielhaus di Zurigo e per i festival di Salisburgo, Bayreuth, Vienna e Avignone. In Germania Anna Viebrock è stata insignita più volte del premio Bühnenbildnerin des Jahres e i modelli delle sue scenografie sono stati esposti nei musei di tutta Europa.
Da dieci anni Anna Viebrock lavora anche come regista. Da allora ha messo in scena le prime iOPAL per la Staatsoper di Hannover, Ariane et Barbebleu all’Opéra Bastille di Parigi, Fremd alla Staatsoper di Stoccarda e ha curato la regia e il progetto scenico di innumerevoli opere per i teatri di Zurigo e Basilea, per il Theater HAU di Berlino e per lo Schauspielhaus di Colonia. Anna Viebrock è docente di scenografia presso l’Istituto di Arte e Architettura dell’Akademie der bildenden Künste di Vienna.
Anna Viebrock
SCENOGRAFIA, architettura e spazio scenico
Giovedì 17 ottobre 2013, ore 19.30
Aula magna
Accademia di architettura
Palazzo Canavée,
CH-6850 Mendrisio