ArchiLetture

Institutional Communication Service

2 December 2011

La Biblioteca dell’Accademia di architettura di Mendrisio inaugura il ciclo di “ArchiLetture” con un omaggio ad Augusto Guidini, architetto ticinese, pubblicista, bibliofilo, promotore della tutela dei monumenti storici e animatore culturale.

Augusto Guidini (Barbengo 1853 – Milano 1928)

La Biblioteca dell’Accademia ha ricevuto il lascito librario di Augusto Guidini dal nipote Arnaldo. Il prezioso corpus rappresenta la biblioteca esemplare di un architetto e intellettuale di rilievo, collocato storicamente tra l’eclettismo ottocentesco e le nuove correnti ingegneristiche e funzionali del primo Novecento. Personaggio poliedrico, la cui vasta produzione teorica affianca l’attività professionale e l’impegno politico, Augusto Guidini si distingue come figura ragguardevole della cultura architettonica italiana postunitaria. La molteplicità degli interessi e degli entusiasmi che lo distinsero, rendendolo talvolta persino troppo in anticipo sui tempi, e la mancata realizzazione di molti suoi progetti, fa sì che la sua personalità sia stata sinora analizzata solo in alcuni tratti specifici, come il ruolo pioneristico con cui promosse la cultura della tutela dei monumenti e del patrimonio storico in Ticino.

La Biblioteca dell’Accademia di architettura di Mendrisio ha dunque deciso di presentare al pubblico il fondo librario che le è stato offerto, e in collaborazione con l’Archivio del Moderno, che conserva una parte cospicua dei disegni di Guidini, fornire una prima introduzione critica alle variegate attività che hanno caratterizzato l’illustre architetto ticinese. In occasione della conferenza, la Biblioteca dell’Accademia si trasformerà in un inedito spazio espositivo, in cui verrà mostrata la ricca pubblicistica autografa dello stesso Guidini e altri volumi del suo lascito, a testimonianza della sua complessa e versatile cultura architettonica.

Figlio di un decoratore di Barbengo, Augusto Guidini (1853-1928) comincia gli studi a Mendrisio, alla scuola di disegno, sotto la guida di Luigi Fontana; li completa all’estero e compie poi lunghi viaggi, in Europa e nel Vicino Oriente. La collaborazione con Giuseppe Mengoni alla costruzione della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano lo colloca precocemente in uno dei maggiori cantieri dell’Italia postunitaria, e lo coinvolge nel dibattito dell’epoca sull’architettura nazionale. Dopo la morte di Mengoni apre il proprio studio a Milano e, ancora giovanissimo, entra nella Commissione conservatrice dei monumenti storici di Milano e Provincia. L’amicizia con Vincenzo Vela lo mette in contatto con la famiglia reale, dalla quale riceve incarichi per le ville ducali di Stresa e di Napoli.  A partire dagli anni Ottanta partecipa alle trasformazioni urbane del centro di Milano, e ai più prestigiosi concorsi nazionali per Roma capitale, tra cui quelli per il monumento a Vittorio Emanuele II, per il Palazzo di Giustizia e per il monumento a Giuseppe Garibaldi sul Gianicolo. È autore dei basamenti per i monumenti a Garibaldi di Milano (assieme allo scultore Ettore Ximenes) e di Como (assieme allo scultore Vincenzo Vela). Nei primi anni del Novecento elabora il piano regolatore per Montevideo (Uruguay), mentre per Messina, colpita dal terremoto nel 1908, studia un piano che prevede la ricostruzione dei monumenti distrutti.

Le molteplici esperienze progettuali di Augusto Guidini, il suo interesse per la tutela dei monumenti e l’attenzione alle stratificazioni storiche delle città, sono di nuovo oggi temi di grande attualità. Già più di un secolo fa l’architetto di Barbengo scriveva in merito all’architettura: «quell'arte che gli antichi chiamavano sovrana, ora umilissima ancella della speculazione».

Interverranno:

  • Ornella Selvafolta (Politecnico di Milano)
  • Chiara Lumia (SUPSI e Politecnico di Milano)
  • Riccardo Bergossi (Archivio del Moderno)
  • Valeria Farinati (Archivio del Moderno)
  • Angela Windholz (Biblioteca dell’Accademia di architettura)

Chi fosse interessato alla visita di Casa Guidini a Barbengo, in data ancora da stabilire nella primavera del 2012, è pregato di comunicarlo al recapito qui sotto riportato.

 

 Contatti per la stampa
Diana D’Andrea
Segretaria di direzione
Accademia di architettura
tel. +41 58 666 58 69
[email protected]

Al termine dell’evento sarà offerto un rinfresco

 

 

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