Altr'Arti. Il Giappone

Institutional Communication Service

2 March 2010

Il TEC-Lab della Facoltà di scienze della comunicazione dell'USI è lieto di presentare:

Altr'Arti. Il Giappone
16, 23, 30 marzo e 13, 20 aprile 2010
Auditorium, Università della Svizzera italiana

un ciclo di incontri proposto dalla Società Ticinese di Belle Arti che offre uno sguardo sull'arte da un "altro" punto di vista, in un confronto utile per approfondire la comprensione dei linguaggi artistici dell'arte moderna e contemporanea. Il programma è sviluppato con la collaborazione scientifica del Museo delle Culture e del Museo Cantonale d'Arte e, dal 2008, con il supporto del Tec-Lab della Facoltà di scienze della comunicazione dell'USI per l'organizzazione e la comunicazione degli appuntamenti. Dopo aver considerato l'arte etnica dell'America, dell'Africa, dell'Asia e dell'Oceania, dal 2010 "Altr'Arti" volge uno sguardo critico e approfondito all'arte e alle culture delle grandi civiltà dell'Oriente, partendo dal Giappone. Successivamente il viaggio toccherà la Cina, l'India, l'Indonesia e infine il Tibet e le Steppe.

Le cinque conferenze del ciclo 2010 esplorano alcuni degli aspetti più significativi di quel complesso di fenomeni culturali che hanno contribuito a creare e ad alimentare nei secoli lo spirito profondo dell'arte e della civiltà del Giappone. Attraverso uno sguardo multifocale, gli illustri studiosi invitati per l'occasione contribuiranno a far emergere le ragioni, i significati e i valori di un contesto solo apparentemente indecifrabile, come un ideogramma.

Prosegue con questo ciclo l'iniziativa C@USI. Incontri culturali all'USI, promossa dal TEC-Lab (www.tec-lab.ch), Facoltà di scienze della comunicazione, Università della Svizzera italiana, che, attraverso una programmazione variegata ed eterogenea, comprendente anche eventi legati alle arti figurative, alla musica, e alla danza si propone di divenire promotore e contenitore culturale, capace di instaurare rapporti di duratura collaborazione con istituzioni esterne e di sollecitare la partecipazione di un pubblico giovane non solo agli appuntamenti culturali del territorio, ma alla programmazione stessa di C@USI.

Gli incontri si tengono presso l'Auditorium, terzo piano, Università della Svizzera italiana, Via Giuseppe Buffi 13, Lugano, ore 18.30.

La quota di partecipazione è di:

  • fr. 10.- per serata, per soci STBA
  • fr. 12.- per non soci.

Gratuito per studenti e disoccupati.

Le serate si pagano direttamente sul posto.

Per informazioni:

tel. 0041 (0)91 923 44 50
fax 0041 (0)91 923 44 51
cell.0041 (0)79 383 80 15
[email protected]
www.stba.ch

 

Calendario incontri

  • Martedì 16 Marzo 2010, 18:30
    Prologo: I caratteri e l'anima dell'arte e della cultura del Giappone
    Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture e docente di antropologia dell'arte all'Università degli Studi dell'Insubria, sede di Como
    Da sempre il Giappone ha esercitato sull'Occidente un fascino capace di attivare uno specifico immaginario, che ha rielaborato in forme ideologiche originali gli oggetti di un primario stupore. Ad affascinare sono stati il raffinato equilibrio delle movenze del quotidiano e delle forme della cultura materiale; l'essenzialità di una creazione artistica capace di volgere all'astrazione, senza mai perdere una particolare ricercatezza del decoro; e una formidabile capacità di declinare la ricerca dell'armonia in tutte le dimensioni, dagli oggetti più minuti alla cura del paesaggio.
  • Martedì 23 Marzo 2010, 18:30
    Dai Tokugawa al periodo Meiji. Acculturazione "in" e "del" Giappone nella seconda metà dell'Ottocento
    Paolo Puddinu, professore ordinario di Storia e Istituzioni dell'Asia all'Università degli Studi di Sassari
    Per lungo tempo, il Giappone è rimasto chiuso all'Occidente. Nella seconda metà del XIX secolo il Giappone ha volontariamente integrato elementi della cultura occidentale, operando così una mutazione profonda del proprio sistema di valori e significati. Fenomeni di apertura si sono poi succeduti a momenti di chiusura, portando da un lato il Giappone a sviluppare un forte senso d'identità nazionale e dall'altro a condividere il sentimento della fugacità del mondo.
  • Martedì 30 Marzo 2010, 18:30
    Il "Mondo fluttuante", immagini erotiche giapponesi dal XVIII al XX secolo
    Marco Fagioli, storico e critico d'arte, studioso di arte giapponese a Firenze
    L'espressione "mondo fluttuante" (ukiyo) riassume la visione del mondo del Giappone nel momento del radicale cambiamento segnato dal passaggio dalla tradizionale aristocrazia feudale al progressivo imporsi della società e della cultura borghese commerciante. Le immagini erotiche (shunga, vale a dire "immagini della primavera") hanno fortemente caratterizzato l'iconografia di tale periodo, raggiungendo ineguagliati livelli di qualità artistica.
  • Martedì 13 Aprile 2010, ore 18:30
    Gli haiku, tra arte e letteratura
    Bonaventura Ruperti, professore ordinario di Lingua e Letteratura Giapponese presso l'Università Ca' Foscari di Venezia
    In Giappone, la calligrafia è considerata una vera e propria forma d'arte. Ogni tratto, ogni linea ha un senso e il gesto del pennello concorre a creare qualcosa di bello. Gli haiku, i celebri poemi di tre versi, combinano l'impatto visivo degli ideogrammi che li compongono con le folgoranti immagini e suggestioni mentali che creano tali brevissime composizioni, che hanno ispirato numerosi artisti di ieri e di oggi, in Oriente come in Occidente.
  • Martedì 20 Aprile 2010, 18:30
    Epilogo: Note sull'arte contemporanea giapponese
    Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale d'Arte e Presidente STBA
    Tiziano Dabbeni, gallerista e Vice-Presidente STBA
    L'impatto prodotto a metà Ottocento dalle stampe giapponesi sullo sviluppo dei linguaggi artistici che avrebbero condotto alle Avanguardie storiche è risultato determinante per l'arte occidentale. Il Giappone ha continuato lungo tutto il XX secolo ad essere una fonte di ispirazione per l'arte, il design, la moda, l'architettura e il teatro poiché la dimensione estetica nipponica sembra corrispondere in modo sorprendente al bisogno di rinnovamento espresso dal modernismo. Nell'arte contemporanea internazionale, il Giappone occupa con alcuni suoi artisti una posizione di assoluto rilievo.

Immagini:


Stampa all'albumina
Periodo Meiji (1868-1912)
Collezione privata


Stampa all'albumina
Periodo Meiji (1868-1912)
Collezione privata


Kitagawa Utamaro
Ehon Edo murasaki
1802
Collezione Museo delle Culture


Riproduzione di un haiku di Matsuo Bashō
(1644-1694)


Saburo Murakami
At One Moment
Opening Six Holes
Prima esposizione Gutai
1955


Stampa all'albumina
Periodo Meiji (1868-1912)
Collezione privata

 

Contatti:
Cristina Elia e Giovanni Zavaritt
Università della Svizzera italiana
Tel +41 (0)58.666.47.92
E-Mail: [email protected]

Benedetta Giorgi Pompilio
Museo Cantonale d'Arte, Lugano
Tel. +41 (0)91.910.47.87
E-mail: [email protected]

Sabina Bardelle
Servizio informazione, comunicazione e PR Città di Lugano
Attività culturali
Città di Lugano
Tel +41(0)58 866 70 90
E-mail: [email protected]

 

Con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino - Fondo SWISSLOS.

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