La Svizzera per i cinesi? Montagne, laghi, trenini, cioccolato e fondue: uno studio analizza le foto dei turisti sul principale social network cinese

Institutional Communication Service

18 April 2013

L’Organizzazione mondiale del turismo stima che entro il 2020 saranno 100 milioni i turisti cinesi in viaggio per il mondo, mentre un sondaggio dimostra come la Svizzera sia una delle mete sognate dall’80% dei giovani cinesi tra i 20 e i 45 anni. Una grande opportunità per l’industria elvetica del turismo, sempre più interessata ad aprirsi a nuovi mercati. Ma che cosa siamo per i turisti cinesi? Perché visitano il nostro paese e che cosa cercano?

Uno studio condotto all’Università della Svizzera italiana da Tu Hu, Nadzeya Kalbaska e Lorenzo Cantoni (direttore di webatelier.net e professore del master in international tourism dell’USI www.mt.usi.ch) mette in luce per la prima volta le preferenze dei turisti cinesi in visita in Svizzera, grazie a un’analisi delle immagini pubblicate dai diretti interessasti su Sina Weibo, il più diffuso social network del grande paese asiatico (http://t.sina.com.cn).

I ricercatori hanno analizzato il contenuto di 468 immagini, pubblicate dagli utenti tra luglio 2011 e giugno 2012, “taggate” con le parole chiave “Svizzera” e “viaggio” (in cinese). I risultati hanno restituito un’immagine della Svizzera da cartolina: i contenuti principalmente condivisi riguardano soprattutto elementi naturali (montagne 18% e laghi 11%), così come piccoli villaggi e città storiche (8%), treni (9%) cioccolata e formaggio (9%). Un’immagine pressoché perfetta, specchio delle diverse campagne condotte negli anni dagli enti di promozione del turismo svizzero, il cui contenuto ufficiale spopola infatti tra le fotografie di Sina Weibo, attestandosi al 22% del campione analizzato. Oltre a qualche curiosità, come lo scarso numero di orologi e la buona presenza di cigni ritratti negli scatti, lo studio mette a fuoco due interessanti assenze: da un lato lo shopping, immortalato solo dal 5% dei turisti, probabilmente anche a causa di fattori culturali; dall’altra parte gli eventi, d’intrattenimento o sportivi che siano, che occupano solo il 4% del totale delle immagini condivise. Questi elementi, uniti alla pressoché totale assenza d’immagini relative alle strutture ricettive, conduce i ricercatori a considerare buona ma migliorabile l’attuale immagine della Svizzera nei confronti del mercato cinese.

L’intreccio fra viaggio e fotografia è antico, ma la ricerca dimostra quanto questo tipo di “user-generated content”, condiviso in modo sempre più rapido e geo-localizzato dagli stessi turisti, rappresenti una nuova e potente fonte di informazione per gli operatori del settore, offrendo materiale in tempo reale utile a impostare le campagne promozionali delle diverse destinazioni.

Lo studio è disponibile in forma integrale a questo indirizzo: http://www.webatelier.net/swiss-images  

Per maggiori informazioni sul Master in international tourism dell’USI:  www.mt.usi.ch

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