Formazione come speranza, dall'USI al Kenya. A Tambaya un "camp" per bambini in situazione di difficoltà

Nella sua recente visita a Nairobi, il presidente degli USA Barack Obama ha riconosciuto l’importanza di sostenere le nuove generazioni del Kenya nella costruzione di un futuro che può iniziare “proprio qui, proprio ora”, perché “quando si tratta del popolo del Kenya, e in particolare della sua gioventù, credo che non esistano limiti a quello che si può raggiungere”. Le parole di Obama esprimono bene lo spirito del campo di formazione per bambini in situazione di difficoltà che da ieri l’USI sta contribuendo a realizzare nel villaggio di Tambaya.

L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra Phoebe Muthoni, direttrice dell’organizzazione non profit Dignified Children International (DCI), e il prof. Paulo Gonçalves, direttore del Master of Advanced Studies in Humanitarian Logistics and Management dell’USI (MASHLM). Al progetto, che prevede anche attività sportive, si è presto unito Giorgio Piffaretti, responsabile del Servizio sport dell’USI.

A Tambaya molti bambini vivono in famiglie spezzate, alle prese con povertà, problemi di alcolismo, padri assenti e AIDS.

Dignified Children International gestisce campi di formazione e sviluppo personale per i bambini più fragili. Questi campi offrono loro un rifugio sicuro per giocare, imparare e vivere una vita normale e salutare. Lavorando a partire da un’esperienza vissuta in prima persona, Phoebe Muthoni si è dedicata ad aiutare questi bambini a superare le prove cui sono confrontati: “È una sfida appassionante spezzare il circolo della povertà creando un posto dove i bambini possano diventare giovani adulti responsabili”.

Dieci giorni e un fine settimana speciale

Il campo formativo realizzato in collaborazione tra DCI e USI, che sarà finanziato dall’USI, avrà una durata complessiva di dieci giorni, coinvolgendo ogni giorno un’ottantina di bambini di Tambaya. Durante il fine settimana, il campo si aprirà anche ai 50 bambini ospiti del vicino orfanotrofio Benowi Children’s Home.

Le attività quotidiane includono sport, giochi educativi, canzoni, teatro e lavori artistici e artigianali. Come sottolinea il prof. Gonçalves, “il campo offrirà una bella opportunità ai bambini per imparare da sport, gioco e altre attività in un ambiente sicuro, ma sarà anche un’esperienza preziosa per noi per imparare da loro”.

Momenti, impressioni e immagini dell’iniziativa sono e saranno raccontati in un blog:
http://www.dignifiedchildreninternational.org/blog

Un progetto pilota

“Il campo di quest’anno sarà un’iniziativa pilota”, spiega Giorgio Piffaretti, responsabile del Servizio sport dell’USI. “La speranza è quella di poterlo riproporre, coinvolgendo maggiormente – già dal 2016 – i nostri studenti e quelli delle altre università e scuole universitarie svizzere”. Quest’anno al prof. Gonçalves si sono uniti in Kenya Davide Patelli, Carolina Dalmo e Sara Bonetti.

Davide Patelli è uno studente del MASHLM che da diversi anni alla sua attività di monitore in Ticino – tra gli altri, presso il Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero – unisce il volontariato con bambini in paesi quali Perù, Uruguay e Costarica. 

Carolina Dalmo è la programme manager del MASHOM, percorso di formazione gemello del MASHLM che si svolge in Giordania. Diplomata USI, Carolina ha esperienza come insegnante di scuola elementare e come monitrice sportiva. Il suo ruolo è stato essenziale nel rendere possibile la realizzazione di questo campo di formazione.

Sara Bonetti è una studentessa di biochimica all’Università di Berna con esperienza di volontariato.