Turisti cinesi in Ticino: buone iniziative, ma occorre imparare ad interpretare bisogni, desideri e caratteristiche dei viaggiatori

Servizio comunicazione istituzionale

2 Dicembre 2013

Presentando i ritmi di crescita e di progressione più marcati a livello globale, il mercato turistico cinese offre un potenziale enorme per tutto il settore turistico, ticinese e svizzero più in generale. Grandi numeri che da un lato attraggono i diversi operatori, ma che dall’altro continuano ad essere visti con timore e diffidenza. All’analisi approfondita del mercato dei turisti cinesi diretti all’estero (turismo cosiddetto outbound) è dedicato il secondo rapporto dell’Osservatorio del Turismo dell’USI (O-Tur, Istituto di ricerche economiche - IRE) relativo ai mercati di provenienza del turismo in Ticino, pubblicato oggi.

Un mercato in evoluzione

A seguito dei grandi mutamenti socio-economici verificatisi in Cina e del ruolo che lo Stato cinese ricopre nel promuovere un turismo di massa verso l’estero, il turismo riveste ora in Cina un ruolo importante, contribuendo sia all’economia nazionale sia al miglioramento della qualità di vita dei cittadini. Dallo studio dell’O-Tur emerge come i turisti cinesi abbiano dato luogo, nel corso degli anni, a un mercato diversificato, in cui rimane considerevole la quota di turisti che si sposta in grandi gruppi verso l’estero e che spesso è alla prima esperienza turistica, ma in cui crescono a ritmo costante coloro che viaggiano in maniera indipendente e che, anche grazie alle precedenti esperienze, divengono maggiormente intraprendenti ed esigenti.

Svizzera ben posizionata; spiccano Zurigo, Berna, Lucerna e Ginevra 

La seconda parte del rapporto offre un’analisi dei dati del turismo cinese nel nostro Paese. Ne risulta una Svizzera ben posizionata a livello europeo, anche al cospetto di nazioni più grandi, e una distribuzione eterogenea fra i diversi cantoni della Confederazione fra i quali spiccano, in termini di pernottamenti e permanenza media, Zurigo, Berna, Lucerna e Ginevra.

Ticino: occorre interpretare meglio i bisogni dei turisti e interagire sui social media cinesi

La terza parte dello studio, dedicata alle destinazioni turistiche ticinesi, evidenzia come il Ticino resti al di sotto della media nazionale per quanto riguarda i pernottamenti. La ripartizione dei pernottamenti per categorie di alloggio alberghiero indica tuttavia che la quota raccolta dalle strutture alberghiere a quattro stelle in Ticino è, in media, superiore al valore registrato nel resto della Svizzera. Tra le regioni turistiche ticinesi è Lugano a spiccare contando, tra gli altri fattori, numerose collaborazioni con diverse realtà importanti della Cina.

In generale, se le prime iniziative intraprese in Ticino hanno dato complessivamente risultati molto buoni rispetto a un bacino d’affluenza non sempre facile da approcciare, per sfruttare appieno le potenzialità di questo mercato (soprattutto quello relativo ai piccoli gruppi) occorre imparare a interpretare meglio bisogni e desideri dei viaggiatori cinesi, tenendo maggiormente conto delle loro caratteristiche sociali e culturali, e sviluppare una maggiore sinergia di intenti tra operatori e istituzioni.

Considerata l’importanza che internet ha per i turisti cinesi nel veicolare le informazioni sulle destinazioni, così come sulle modalità di vacanza, l’Osservatorio del Turismo indica come cruciale, per le destinazioni ticinesi, essere presenti e interagire sui social media cinesi.

Il rapporto completo è disponibile sul sito dell’Osservatorio del Turismo, IRE – USI:
http://www.otur.usi.ch/it/source-markets

Alla stesso indirizzo è disponibile il primo rapporto dell’O-Tur sui mercati di provenienza del turismo in Ticino, dedicato al mercato tedesco

Per maggiori informazioni:
Stefano Scagnolari
Responsabile Osservatorio del Turismo
Istituto di ricerche economiche (IRE)
Università della Svizzera italiana

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