Evoluzione della pressione fiscale a livello federale. Un nuovo sito racconta l'andamento dal 1984 ad oggi

Servizio comunicazione istituzionale

11 Dicembre 2013

Come è evoluta la pressione fiscale in Svizzera e in Ticino negli ultimi 29 anni? Quali le principali differenze tra i Cantoni e le macroregioni? A queste e a molte altre domande sul federalismo fiscale svizzero risponde il nuovo sito http://www.fiscalfederalism.ch, attraverso numerose ed intuitive animazioni che raccontano il variegato andamento delle imposte nei 26 Cantoni della Confederazione, dal 1984 ad oggi.

Finanziato dal Fondo Nazionale attraverso uno dei progetti Sinergia e coordinato dell’Università di Losanna in collaborazione con l’USI, l’Università Basilea e quella di San Gallo, il progetto ha permesso la costruzione – per la prima volta in Svizzera – di una banca dati nazionale contenente tutti i dati rispetto alle entrate fiscali del Paese. Una miniera di informazioni utili alla seconda fase del progetto, che partirà il prossimo gennaio, che si prefigge di analizzare e contribuire a migliorare l’efficienza del sistema contributivo svizzero.

Il sito presenta, sotto forma di info-grafiche, diversi contenuti. Nella sezione consultabile attraverso il seguente link http://www.fiscalfederalism.ch/data/video.html, si nota l’evoluzione delle tasse d’imposta per la quasi totalità dei comuni svizzeri, dal 1984 ad oggi. I colori più scuri rappresentano una tassazione più elevata, mentre i colori chiari denotano livelli di tassazione inferiori. Il primo video raffigura l’evoluzione degli oneri fiscali locali rispetto alla fascia più alta dei contribuenti, meno dell’1% delle famiglie. Il secondo video riporta lo stesso dato rispetto alla media. 

Nella sezione alla quale si accede attraverso questo altro link http://www.fiscalfederalism.ch/data/sono invece riportate – in un’ottica comparata – le aliquote e le basi imponibili medie dei Cantoni svizzeri, dal 1996-2012. A sinistra di ciascun grafico è possibile selezionare i dati a seconda dei diversi livelli di reddito, mentre in alto a destra è possibile selezionare diverse modalità di visione; sulla destra dello schermo si trovano infine le impostazioni cantone per cantone.

Dai dati e dalle animazioni è possibile ricavare tre messaggi importanti, per certi versi contro-intuitivi, utili al dibattito pubblico e alla riflessione anche in sede legislativa:  

1. La base imponibile media dei cantoni, dal 1996 al 2011, è aumentata in quasi tutte le regioni. Questo significa che la Svizzera nel suo insieme è diventata più ricca;

2.  la tendenza della tassazione segue invece una direzione inversa, ovvero le aliquote si abbassano in quasi tutte le macroregioni (e anche nei cantoni selezionabili individualmente nelle info-grafiche).

Questi due trend emergono chiaramente dal movimento dei punti (che rappresentano le macroregioni) all’interno delle info-grafiche: con il passare degli anni aumenta la ricchezza dei contribuenti (i punti vanno verso l’alto), mentre diminuisce in termini percentuali il livello della tassazione (i punti si spostano verso sinistra): http://www.fiscalfederalism.ch/data/

3. Il Ticino non costituisce un’eccezione rispetto agli altri cantoni: una famiglia con due bambini, per esempio, con un reddito medio-alto (pari al 25% percentile, ovvero al disopra del 75% delle altre famiglie) nel 1996 pagava attorno al 5% di imposte al netto delle deduzioni. La stessa famiglia nel 2012, pur disponendo molto probabilmente di un reddito maggiore, ne paga meno del 2%.

Il prof. Mario Jametti dell’Istituto di economia politica, responsabile per l’USI del progetto, è volentieri a disposizione dei giornalisti interessati per approfondire la tematica:

Mario Jametti
(e) [email protected]
(w) www.people.usi.ch/jamettim/
(t) +41 (0)58 666 42 69
http://www.fiscalfederalism.ch

 

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