Lago Maggiore e Valli: proprietari di seconde case per lo più confederati, attratti dai luoghi o dai ricordi, in cerca di tranquillità e legati alla regione

Servizio comunicazione istituzionale

29 Gennaio 2014

L’Osservatorio del Turismo (Istituto di ricerche economiche, USI) ha realizzato uno studio sul profilo, le abitudini e i comportamenti dei proprietari di seconde case nella regione del Lago Maggiore e Valli. Commissionata dagli Enti turistici Lago Maggiore, Gambarogno, Tenero e Valle Verzasca, e Vallemaggia, l’indagine ha messo in luce le ragioni che hanno spinto all’acquisto dell’abitazione, le attività che i proprietari svolgono principalmente durante i soggiorni, il loro “inserimento” nella realtà regionale e il loro punto di vista su come migliorare l’esperienza di vita nel territorio.

Il profilo dei proprietari. Quasi il 99% dei 1'291 partecipanti all’indagine, svolta nel 2013, proviene dalla Svizzera o da Paesi dell’area euro. L’85,4% del campione è composto da cittadini confederati (di cui quasi il 90% proveniente da cantoni della Svizzera tedesca), l’11% proviene dalla Germania, il 3,6% da altri Paesi. I rispondenti hanno affermato di disporre di un reddito mensile familiare piuttosto elevato: oltre l’80% dei proprietari confederati ha indicato un reddito superiore ai 6’000 franchi, mentre circa l’80% dei proprietari provenienti da Paesi dell’area euro di oltre 4’500 euro al mese. L’età media dei proprietari è di 63,5 anni.

Le ragioni dell’acquisto. L’attrattiva del luogo e i ricordi delle passate esperienze vissute sono le motivazioni più frequentemente indicate dai rispondenti come ragione dell’acquisto della loro casa secondaria nella regione del Lago Maggiore e Valli.

Le attività svolte durante i soggiorni. Mediamente i proprietari hanno affermato di trascorrere 17 giorni all’anno presso le loro residenze secondarie nella regione. Durante i loro soggiorni i proprietari cercano soprattutto di rilassarsi, godendo del clima, del paesaggio e della cultura locale per “staccare la spina” rispetto alla loro vita quotidiana. Non stupisce, quindi, che le strutture maggiormente frequentate dai rispondenti all’indagine realizzata dall’O-Tur siano sentieri escursionistici, ristoranti, grotti e negozi locali. L’impatto della meteo sulle decisioni relative ai soggiorni nella regione è inversamente proporzionale alla distanza del luogo di residenza: le condizioni metereologiche rappresentano dunque un aspetto molto importante per scegliere quando soggiornare specialmente per i proprietari confederati, più vicini e dunque in grado di organizzarsi meglio in funzione della meteo.

Legame con il territorio e soddisfazione. I proprietari di case secondarie hanno indicato di essere “inseriti” nella realtà locale. Oltre il 60% degli interpellati ha affermato di non sentirsi un “turista” quando soggiorna nella propria seconda casa. L’amore per la regione, il forte legame con essa e il piacere di soggiornarvi sono elementi psicologici che accumunano i proprietari di abitazioni secondarie, la grande maggioranza dei quali ha affermato di avere un buon rapporto con la popolazione locale. Quasi un terzo degli interpellati ha manifestato l’intenzione di stabilirsi definitivamente in Ticino in futuro, presso la propria attuale casa secondaria.

Cosa migliorare. Dallo studio emergono alcuni aspetti su cui, secondo i proprietari di seconde case, va posta una particolare attenzione per una migliore esperienza sul territorio. I tre punti principali evidenziati dai partecipanti all’indagine sono il miglioramento del rapporto qualità-prezzo in locali e ristoranti, l’attenzione alle condizioni del traffico e la cura dei sentieri escursionistici.

Lo studio completo è disponibile per il download sul sito ufficiale dell’O-Tur: http://www.otur.usi.ch/

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