L'Accademia di architettura, il Parco di villa Argentina e il Piano regolatore di Mendrisio

L’Accademia di architettura dell’USI desidera chiarire alcune delle questioni emerse in occasione della recente consultazione pubblica a Mendrisio, dedicata alla Variante di Piano regolatore di Villa Argentina, e in particolare in merito a quanto divulgato in diversi articoli recentemente pubblicati dagli organi di informazione ticinesi. L’Accademia non ha mai manifestato intenzione di costruire nel Parco e sta procedendo nel pieno rispetto non solo del Piano regolatore ma – grazie ad uno studio realizzato congiuntamente alla Città di Mendrisio – ponendo quali priorità il rispetto del carattere delle diverse proprietà coinvolte e la salvaguardia paesaggistica del Parco e della zona circostante.

L’Accademia di architettura è cresciuta notevolmente e conta oggi 720 studenti e 250 tra professori, docenti, assistenti e collaboratori nei servizi. Per poter operare al meglio la Facoltà necessita ora di alcune nuove strutture. Da un lato occorre una sede definitiva (entro il Palazzo Turconi) della biblioteca, oggi ubicata in un edificio provvisorio. D’altro lato la costante crescita del numero di studenti dell’Accademia – che ne attesta il successo dell’offerta formativa – ha portato a valutare la possibilità di edificare un nuovo stabile per la didattica, che dovrà necessariamente trovar spazio nelle immediate vicinanze dell’attuale campus e che dovrà integrarsi in modo ottimale dal punto di vista urbanistico nel tessuto urbano.

L’Accademia è ovviamente interessata al miglioramento della qualità urbana e della tutela del patrimonio culturale degli edifici esistenti e possiede le competenze necessarie per poter raggiungere questi obiettivi, che vanno di pari passo con lo sviluppo della città e con i cambiamenti socioeconomici in atto. L’insediamento a Mendrisio dell’Accademia di architettura ha permesso di rivitalizzare il Parco di Villa Argentina con strutture frequentate da studenti, docenti e collaboratori, ma anche aperte al pubblico come le sale per le conferenze, la galleria per le mostre e il bar dell’Accademia. La costruzione di Palazzo Canavée sul lato sud del Parco è stata inoltre utile alla sua definizione urbana e paesaggistica.

È importante precisare che l’Accademia di architettura non ha mai manifestato alcuna intenzione di costruire nel Parco e nemmeno nella zona a monte dello stesso.

Il Consiglio comunale di Mendrisio ha in passato votato a favore di una modifica della destinazione del comparto da zona ‘attrezzature pubbliche con vincolo di zona verde-svago’ a zona ‘attrezzature pubbliche’, negando di fatto il vincolo di ‘zona verde-svago’. Nonostante questa premessa, lo studio congiunto del Comune di Mendrisio e dell’Accademia di architettura evidenzia la necessità di integrare il Parco attuale con la proprietà a monte, creando un’unica e importante unità paesaggistica, auspicando inoltre che eventuali costruzioni sorgano ai lati di quella proprietà e individuando l’eventuale ubicazione di una struttura dedicata allo svago sui limiti esterni del pianoro superiore.

Per questi motivi lo studio individua una possibile collocazione del nuovo stabile per l’Accademia nel comparto A, al di fuori e al di là del muro perimetrale dell’attuale Parco (bollo rosso nell’estratto di piano in calce).

Il comparto definito con la lettera G dalla Variante di Piano, a monte del nuovo edificio della casa per anziani “Torriani", resterebbe riservato per un’eventuale edificazione di carattere socio-sanitario. Il Parco Torriani (comparto C1) a monte della storica casa per anziani “Torriani” e il Parco di Villa Argentina (comparto B) resterebbero dunque assolutamente inalterati.

Per maggiori informazioni:
Antoine Turner, amministratore Accademia di architettura, USI
Natel: 079/230 22 67

Estratto di piano (disponibile in maggiore risoluzione nell'allegato in calce):