Da Atene a Roma, e da Roma ad Atene: lezione inaugurale del prof. Christoph Frank

Servizio comunicazione istituzionale

13 Aprile 2012

Christoph Frank è vice-direttore e responsabile per la ricerca all'Accademia di architettura dell'USI, dove insegna Storia dell'arte e dell’architettura. Nel 2011 ha fondato, e da allora dirige, l’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura. Giovedì 19 aprile alle 20.00 nell'Aula magna del Campus di Mendrisio (Palazzo Canavée) il prof. Frank terrà la sua lezione inaugurale dal titolo Da Atene a Roma, e da Roma ad Atene. Lo scopo delle lezioni inaugurali è di permettere a nuovi professori – o a chi come il prof. Frank ha recentemente assunto nuovi ruoli – di presentarsi e illustrare la propria disciplina e il relativo campo di ricerca al mondo accademico e al pubblico. Questa lezione inaugurale fa anche parte del ciclo di appuntamenti pubblici Mare Nostrum, città europea e globalizzazione.

Nella sua lezione Christoph Frank presenterà una dettagliata prospettiva per rispondere al quesito: a chi appartiene il Mediterraneo? Da “Atene a Roma” si occuperà dell’appropriazione dell’eredità greca nel XIX secolo da parte delle capitali del Nord (Parigi, Londra e Berlino), mentre da “Roma ad Atene” sarà dedicata alla transizione artistica e architettonica, a volte quasi paradossale, dallo stato imperialista all’universalismo democratico dei tempi recenti. La lezione solleverà questioni riguardanti saccheggi culturali e appropriazione, atti di violenza e decontestualizzazione e del loro impatto a lungo termine sulle rappresentazioni artistiche ed architettoniche, sull’autodefinizione e sulla legittimità.

Nato a Basilea (1963), Christoph Frank ha studiato Storia dell’arte al Courtauld Institute of Art, University of London, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia della tradizione classica al Warburg Institute (1994), con docenti quali Michael Baxandall, Louis Marin ed Elizabeth McGrath. Ha lavorato al Forschungszentrum Europäische Aufklärung di Potsdam, alla Technische Universität di Berlino e alla Bibliotheca Hertziana-Istituto Max Planck per la storia dell’arte a Roma. Nel corso degli anni ha ricevuto prestigiose borse di ricerca: dal Deutsche Historisches Institut di Parigi, la Columbia University di New York, la Maison des Sciences de l’Homme di Parigi, la Max Planck Association for the Advancement of Science e la Fritz Thyssen Foundation. Dalla caduta del muro di Berlino (1989) si è dedicato in particolare allo studio comparativo dell’arte europea del XVIII secolo, analizzata in una prospettiva storico-critica rispetto alla storiografia del XX secolo. A Mendrisio – oltre che docente, vice-direttore dell’Accademia, responsabile per la ricerca e direttore dell’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura – è anche responsabile di numerosi progetti di ricerca competitiva finanziati dal FNRS, che si collocano nell’ambito dei suoi interessi sulla cultura artistica dei paesi del nord-est europeo, tra i quali: L’archivio di Mitau di Heinrich von Offenberg (1752-1827) e Diderot, il concetto di “civilizzazione” e le Belle Arti: La ricezione dei Lumi sotto Caterina II.

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