Dalla Cina a Mendrisio: conferenza dell'architetto Wang Shu

Servizio comunicazione istituzionale

16 Ottobre 2009

Giovedì 22 ottobre 2009 alle ore 20.00 l'Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) ospita Wang Shu, sicuramente uno dei più interessanti protagonisti della scena architettonica cinese contemporanea, che terrà una conferenza pubblica dal titolo Architettura come resistenza.

In Europa Wang Shu suscita grande sorpresa con l'installazione "Il giardino delle tegole" che presenta con l'artista Xu Jiang alla Biennale di architettura di Venezia del 2006 e che combina la complessità di due creatività; nel 2008, invece, partecipa alla prima edizione del Premio internazionale BSI Swiss Architectural Award rivolto ad architetti under 50.

Nato nel 1963, Wang Shu si laurea al Nanjing Institute of Technology e consegue il dottorato presso la Tongji University di Shanghai. Nel 1997 fonda con Lu Wenyu l'Amateur Architecture Studio ad Hangzhou, città imperiale visitata anche da Marco Polo nel 1280 che la definisce "la città più nobile e la miglior metropoli del mondo".

Fra i lavori più significativi dello studio, oltre al campus della prestigiosa China Academy of Art ad Hangzhou per 5'000 studenti, si segnalano la Wenzheng College Library a Suzhou, il Ningbo Art Museum, il Ningbo History Museum e la Casa di ceramica a Jinhua.

Il campus della China Academy of Art segna l'affermazione di Wang Shu all'interno della comunità degli architetti cinesi. Il campus nasce come ampliamento della Academy per realizzare le Facoltà di architettura, design, arte pubblica, cinema e animazione, il Centro di sperimentazione e produzione e il Dipartimento di formazione, oltre ai dormitori, le attrezzature per lo sport, sale d'incontro e un museo d'arte.

"Soltanto trenta anni fa", afferma Wang "questa provincia era simile alla Svizzera". Ora il centro non si differenzia più dalle altre città cinesi, appare convulso, grigio, pieno di cantieri. In tale contesto, ricco di energia innovatrice che punta al futuro, attraverso il progetto per il campus Wang Shu cerca di contrastare il modello architettonico attualmente in voga in Cina. Nella costruzione degli edifici l'architetto ha così scelto, sia per motivi ecologici sia per perpetuare la memoria storica, di riusare i materiali risultanti dalle demolizioni su larga scala che connotano oggi la realtà cinese. Sono così più di 7'000'000 i mattoni e le tegole usate per il campus e recuperate nella provincia di Zhejiang.

I progetti di Wang Shu hanno ricevuto nel corso degli anni importanti riconoscimenti in Asia e in Europa. Grande interesse ha destato inoltre la sua partecipazione alla prima edizione del Premio internazionale BSI Swiss Architectural Award promosso da BSI Architectural Foundation con il patrocinio dell'Ufficio Federale della Cultura di Berna, dell'Accademia di architettura di Mendrisio e con il coordinamento dell'Archivio del Moderno - il Premio è assegnato, con cadenza biennale, ad architetti under 50 "che hanno offerto un contributo rilevante alla cultura architettonica contemporanea, dimostrando una particolare sensibilità al contesto paesaggistico e ambientale".

I lavori di Wang Shu hanno cominciato a essere presentati in autorevoli sedi espositive in Cina e nel resto del mondo, da Berlino a Dresda, da Parigi a Rotterdam, da New York a Hong Kong.

Wang Shu è professore e direttore del Dipartimento di architettura della China Academy of Art di Hangzhou.

 

La conferenza pubblica di Wang Shu dal titolo Architettura come resistenza, in cinese con traduzione consecutiva in italiano, è prevista per giovedì 22 ottobre 2009 alle ore 20.00 presso l'Aula Magna dell'Accademia di architettura (pianterreno di Palazzo Canavée, Via Canavée 5, Mendrisio, Svizzera).

Informazioni

Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio tel. +41 58 666 58 69, [email protected]

 

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