L'italiano tra arte, scienza e tecnologia: inedita tavola rotonda all'USI

Servizio comunicazione istituzionale

14 Ottobre 2009

Avrà luogo il prossimo martedì 20 ottobre, alle ore 18:00 nell'Auditorio del Campus di Lugano,  l'inedita tavola rotonda organizzata dall'USI inserita nel contesto delle IX Settimana della lingua italiana nel mondo.

Vi prenderanno parte Piero Martinoli, presidente dell'USI, Mario Botta, architetto e professore all'Accademia di architettura, Antonio Lanzavecchia, direttore dell'Istituto di ricerca in biomedicina e Mauro Pezzé, decano della Facoltà di scienze informatiche. A coordinare la discussione sarà Carlo Ossola, direttore dell'Istituto di studi italiani e professore al Collège de France di Parigi.

Il tema "L'italiano tra arte, scienza e tecnologia" sollecita infatti una riflessione interdisciplinare che - fors'anche per la sua scomodità - viene affrontato di rado. Quanto all'arte, l'italiano - dallo 'sfumato' all' 'adagio' - ha offerto alle lingue europee il lessico delle arti figurative e della musica. È ancora così, dopo la rivoluzione portata dalle Avanguardie novecentesche? Ancor più radicale appare la domanda in rapporto alla scienza, di fronte all'ormai consolidato imperio - nel lessico del quotidiano commercio con le tecnologie, come in quello della ricerca scientifica - della lingua inglese. Cosa ne è, dell'italiano, in questi ambiti? Ci sono parole italiane che, per la loro pregnanza semantica, vengono usate a livello internazionale nel lessico specialistico delle diverse scienze?  Ci sono italiani che, nelle scienze e nelle arti, abbiano dettato, nella contemporaneità, la "lingua" per varcar frontiere, che continuino la lezione di Galileo, dei suoi mondi, delle sue visioni?

Per il programma completo della settimana, organizzata dal Consolato Generale d'Italia, in collaborazione con la Città di Lugano:

http://www.lugano.ch/cultura/welcome.cfm?catID=04001&docid=DDA8E9647CC82870C125764700461D2F

 

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Piero MARTINOLI
Presidente dell´Università della Svizzera italiana dal settembre del 2006. Ha studiato al Politecnico Federale di Zurigo dove ha ottenuto il diploma in fisica, quindi il dottorato con una tesi teorico-sperimentale sui fenomeni di contatto tra un superconduttore e un metallo normale. Negli Stati Uniti, ha lavorato presso uno dei centri di ricerca più prestigiosi per lo studio della fisica della materia, gli Ames Laboratories della Iowa State University, in qualità di "visiting associate professor". Le ricerche svolte oltreoceano gli hanno permesso di ottenere, al suo ritorno, la libera docenza al Politecnico federale di Zurigo e quindi la cattedra di fisica sperimentale all'Università di Neuchâtel. In questo ateneo, grazie a finanziamenti del Fondo Nazionale, dell'Unione Europea, della Fondazione Europea per la Scienza e di un Polo di Ricerca Nazionale, ha svolto un'intensa attività di ricerca sulle trasformazioni ordine-disordine nei superconduttori bidimensionali. Questi lavori hanno generato oltre 120 pubblicazioni apparse in riviste internazionali fra le più prestigiose. Durante due congedi sabbatici, Piero Martinoli è stato "visiting scientist" al Laboratorio di ricerca IBM di Zurigo e professore invitato all'Università di Ginevra. È stato presidente della Divisione II del Fondo Nazionale.

Mario BOTTA
Professore di progettazione architettonica presso l'Accademia di Architettura dell'USI. Laureato in Architettura all'Istituto Universitario di Architettura a Venezia, professore invitato nei Politecnici Federali di Losanna e Zurigo e dottore honoris causa presso diverse università. Ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali e le sue opere sono realizzate in tutto il mondo. Tre queste vanno ricordate: il teatro e casa per la cultura a Chambéry; la galleria d'arte Watari-um a Tokio; la mediateca a Villeurbanne; il SFMOMA museo d'arte moderna a San Francisco; la cattedrale della resurrezione a Evry; il museo Jean Tinguely a Basilea; la sinagoga Cymbalista e centro dell'eredità a Tel Aviv; la biblioteca municipale a Dortmund; il centro Dürrenmatt a Neuchâtel; il MART museo d'arte moderna e contemporanea a Rovereto; la torre Kyobo a Seoul; gli edifici amministrativi Tata CS a Nuova Delhi e Hydrabad; il museo Fondazione Bodmer a Cologny; il centro pastorale Giovanni XXIII a Seriate e la biblioteca a Bergamo; la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano,  la chiesa del Santo Volto a Torino e il centro wellness ad Arosa.

Antonio LANZAVECCHIA
Direttore dell'Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) di Bellinzona e professore di Immunologia umana presso il Politecnico federale di Zurigo. Laureato in medicina e chirurgia all'Università di Pavia, dal 1983 è stato membro del Basel Institute for Immunology dove ha studiato le basi cellulari del sistema immunitario dell'uomo e della memoria immunologica. Nel 2000 è diventato il primo direttore dell'IRB. Recentemente ha sviluppato nuove metodiche per produrre anticorpi monoclonali umani che trovano applicazione nel campo dei vaccini e della sieroterapia. Ha ricevuto la medaglia d'oro dell'Organizzazione europea di biologia molecolare, il premio Cloëtta e la nomina a Cavaliere della Repubblica italiana.

Mauro PEZZÈ
Professore di ingegneria del software presso la Facoltà di scienze informatiche. Già professore presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca e il Politecnico di Milano e ricercatore presso l'Università della California, Irvine e l'Università di Edimburgo. È noto per le sue ricerche nel campo dell'ingegneria del software e della qualità del software, ha scritto oltre 80 articoli che documentano i risultati della sua ricerca e sono stati presentati a conferenze internazionali o pubblicati su riviste internazionali. Ha coordinato diversi progetti di ricerca internazionali ed è autore con Michal Young di un libro su Test e Analisi del Software pubblicato da John Wiley nel 2008. È editor associato della prestigiosa rivista scientifica ACM Transactions on Software Engineering and Methodologies ed è coordinatore del programma scientifico dell'edizione del 2012 della più importante conferenza internazionale scientifica sull'ingegneri del software (ICSE 2012). È stato presidente del comitato tecnico della associazione IEEE su sistemi di calcolo complessi (IEEE TCCX), membro del comitato tecnico scientifico del CEFRIEL (centro di ricerca e trasferimento tecnologico italiano) e del CILEA (uno dei due più importanti centri di supercalcolo in Italia).

Carlo OSSOLA
Critico letterario e professore di letteratura italiana nelle università di Ginevra (1976-82), di Padova (1982-88) e di Torino (1988-1999). Dal 2000 è professore al Collège de France, Parigi, cattedra di Letterature moderne dell'Europa neolatina. Condirettore delle riviste «Lettere Italiane» e «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa». Socio dell'Accademia dei Lincei dal 1995. Autore di saggi in cui all'acume del filologo si uniscono le competenze del comparatista e dello storico delle idee, si è occupato in particolare della cultura rinascimentale e della civiltà delle corti in Europa. Nei suoi studi sui contemporanei un posto di spicco spetta a Ungaretti di cui ha curato la nuova edizione di "Vita d'un uomo. Tutte le poesie", recentemente pubblicato nei Meridiani di Mondadori. Ha diretto per vent'anni i corsi di Alta Cultura della Fondazione Giorgio Cini, pubblicando, con Vittorio Branca, volumi di ampio respiro culturale. Ha dedicato approfonditi studi alla tradizione delle istituzioni letterarie nella scuola. Con Cesare Segre ha curato una Antologia della poesia italiana (3 voll., 1997-99) per la "Pléiade" Einaudi-Gallimard.

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