Le scienze computazionali per i materiali del futuro
Servizio comunicazione istituzionale
8 Luglio 2009
Dalla farmaceutica all'aereonautica, dai fertilizzanti agli esplosivi, lo studio della composizione chimica e del comportamento dei materiali sta vivendo una fase di grande sviluppo e trasformazione. Grazie alle capacità di simulazione fornite dalle scienze computazionali è infatti possibile "predire" struttura e proprietà della materia condensata, arrivando a delineare scenari virtuali sempre più sofisticati e soprattutto veritieri.
Il CECAM (Centre Europeen de Calcul Atomique et Moleculaire), in collaborazione con l'USI e il Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS), ha organizzato - sul Campus di Lugano dall'otto all'undici luglio - un workshop intitolato "Structural Transitions in Solids: Theory, Simulations, Experiments and Visualization Techniques", con l'obiettivo di approfondire e sviluppare l'approccio computazionale applicato allo studio dei materiali.
Grazie a questi innovativi metodi di indagine scientifica, lo studio dei materiali sta infatti assumendo una rilevanza sempre maggiore, esercitando un grande impatto a livello economico e industriale. Anche per questa ragione, le scienze computazionali si iscrivono nella strategia di sviluppo dell'USI, che attraverso le sinergie tra la Facoltà di informatica e il Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS), punta a divenire un polo di competenze internazionale nel settore delle Computational Sciences.
Gli organizzatori del workshop, che vede la partecipazione di una sessantina di esperti da tutto il mondo, sono Stefano Leoni (Max-Planck Institute for Chemical Physics of Solids), Roman Martonak (Comenius University Bratislava), Michele Parrinello (Politecnico Federale di Zurigo - Lugano), Jean Favre (Centro svizzero di calcolo scientifico, CSCS).
Per altre informazioni: www.cecam.org/workshop-286.html