Architettura ticinese in mostra all'Accademia. Le case e i progetti di Michele Arnaboldi

Servizio comunicazione istituzionale

20 Novembre 2009

L'Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana), dopo la mostra dedicata al Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati e Ivo Trümpy, presenta un'esposizione consacrata all'architetto ticinese Michele Arnaboldi (classe 1953), professore all'ateneo di Mendrisio. Prosegue quindi l'indagine promossa dall'Accademia sull'architettura ticinese che dai suoi padri giunge sino a un esponente dei giorni nostri.

L'inaugurazione si terrà giovedì 26 novembre 2009 alle ore 19.30. Per l'occasione interverrà Werner Oechslin, noto storico dell'arte e dell'architettura, che terrà un'introduzione; seguirà una conferenza di Michele Arnaboldi.

Partendo da Rino Tami, l'architettura ticinese ha dato espressione alla propria identità attraverso Aurelio Galfetti, Livio Vacchini, Luigi Snozzi, Mario Botta, per non citare che i nomi più celebri. La generazione successiva - la "seconda generazione" della cosiddetta Scuola ticinese - si vede quindi confrontata con il compito di sviluppare ulteriormente le idee maturate dai predecessori. Uno dei suoi esponenti più autorevoli è sicuramente Michele Arnaboldi.

Come scrive Werner Oechslin nella prima monografia sull'architetto che accompagna la mostra di Mendrisio: "La sua architettura ha ripercorso tutte le fasi - e generazioni - del Movimento Moderno per giungere a una concezione formale che si distingue per raffinatezza e sensibilità, nonché per la costante assenza di ornamenti superflui. Quale "virtuoso" del mestiere, Michele Arnaboldi aggiunge all'architettura ticinese un importante capitolo di "affinamento" della cultura architettonica".

Le sue architetture nascono come "luoghi dell'abitare", pensati e costruiti in stretto rapporto con il paesaggio, capaci - con esiti differenti - di reinterpretare la topografia e la morfologia del sito. Scrive Nicoletta Ossanna Cavadini nella monografia: "In esse risulta evidente la dimensione domestica, intesa come laboratorio in cui sperimentare le diverse problematiche della disciplina architettonica: grandi aperture che introiettano la luce, materiali e tecniche costruttive innovative, colori caldi capaci di offrire un benessere psicofisico; tutti aspetti, questi, del repertorio architettonico attuale basato, però, su un attento studio del luogo e della messa in relazione del progetto attraverso i tracciati orografici e pedonali propri del sito".

La mostra Michele Arnaboldi, architetture, promossa dallo studio dello stesso architetto e dall'Accademia di architettura di Mendrisio, propone otto opere realizzate e quattro progetti per grandi concorsi internazionali. L'esposizione si sviluppa pertanto in due sezioni. La prima presenta otto opere che ridanno l'immagine di un pezzetto del Cantone Ticino: Case in Cruglio (Arcegno, 1993-1995), Casa Ferretti (Solduno, 1998-1999), Banca Raiffeisen (Intragna, 1994-2002), Case Katz (Aldesago, 2000-2005), Case Pegurri (Vico Morcote, 2001-2007), Casa e Atelier Bill (Pianezzo, 2003-2004), Casa Thür (Porta, 2003-2004), Case Vignascia (Minusio, 2003-2006). La seconda sezione illustra invece quattro progetti di concorsi che attestano una ricerca di pregio condotta dall'architetto: Verkehrshaus Schweiz (Lucerna, 1999), Nuovo centro culturale - Palace (Lugano, 2001), Stadio Letzigrund (Zurigo, 2003), Pian Scairolo (Lugano, 2008).

La mostra è corredata da disegni, sezioni, modelli di studio, tavole descrittive e grandi fotografie a colori, finestre virtuali che proiettano dall'intimità dei luoghi vissuti della casa nel paesaggio circostante e viceversa e che rivelano la forza delle soluzioni architettoniche di Michele Arnaboldi.

Per l'occasione viene presentato al grande pubblico il catalogo Arnaboldi (23 x 27 cm, 184 pagine, in italiano e inglese, 2009, CHF 90.- / € 59,90.-) pubblicato dalla casa editrice Birkhäuser di Basilea, che dà testimonianza di tutte le opere realizzate dall'architetto ticinese e va quindi a costituire la prima monografia a lui consacrata.

All'inaugurazione prevista per giovedì 26 novembre 2009 alle ore 19.30 presso l'Aula Magna dell'Accademia di architettura (pianterreno di Palazzo Canavée, Via Canavée 5, Mendrisio, Svizzera) prenderanno la parola Werner Oechslin che terrà un'introduzione (in italiano) e Michele Arnaboldi per una conferenza. Al termine un aperitivo sarà offerto a tutti i presenti.

La mostra Michele Arnaboldi, architetture, a cura dello studio Michele Arnaboldi architetti, può essere visitata da venerdì 27 novembre a martedì 22 dicembre 2009 e di nuovo da lunedì 11 gennaio a domenica 24 gennaio 2010 presso la Galleria dell'Accademia (pianterreno di Palazzo Canavée, Via Canavée 5, Mendrisio, Svizzera), dal martedì alla domenica dalle ore 13.00 alle 18.00 (sarà inoltre aperta lunedì 11 gennaio 2010). L'esposizione rimarrà chiusa da mercoledì 23 dicembre 2009 a domenica 10 gennaio 2010. L'ingresso è gratuito.

Michele Arnaboldi

Michele Arnaboldi nasce ad Ascona (Svizzera) nel 1953. A ventisei anni si diploma architetto presso il Politecnico Federale di Zurigo e inizia un'intensa collaborazione con l'architetto Luigi Snozzi. Dal 1982 al 1985 è assistente di progettazione del professore Dolf Schnebli presso il Politecnico di Zurigo. Nel 1986 è visiting professor alla Washington University di Saint Louis e in seminari di progettazione organizzati in diverse università europee (Hamburger Stadtentwicklungsforum, Europäische Sommerakademie a Weimar); partecipa inoltre come docente al Seminario internazionale d'architettura di Monte Carasso, al Laboratorio d'architettura di Otranto e al Seminario internazionale di architettura di Bergamo. Dal 2002 è docente di progettazione architettonica presso l'Accademia di architettura di Mendrisio; nel 2009 viene nominato professore di ruolo. Architetto e urbanista, dal 1985 ha un proprio studio a Locarno. Autore di oltre un centinaio di progetti, è stato vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali; segnaliamo in particolare: il Kunstmuseum e il Kulturpanorama di Lucerna, la sistemazione delle aree e della piazza al lago di Caslano, la sistemazione dell'area del nucleo di Cureglia, il Municipio di Magliaso, la Weltaustellung Expo 2000 di Hannover, la Banca Raiffeisen a Intragna (questi ultimi tre con Raffaele Cavadini), il Centro culturale Palace a Lugano e la pianificazione urbana per il Pian Scairolo di Lugano. È stato inoltre invitato a numerose esposizioni collettive come Ticino Hoy a Madrid, la Junge Schweizer Architekten a Nänikon, The 1995 Chicago International Biennale: Young Swiss Architecture, nonché Ticino 1960-1995 (Circolo trentino per l'architettura contemporanea, Trento).

Werner Oechslin

Werner Oechslin studia storia dell'arte, archeologia, filosofia e matematica a Roma e Zurigo. Insegna quindi al prestigioso MIT di Cambridge (Massachusetts), a Berlino, Bonn, Ginevra e alla Harvard Graduate School of Design. Dal 1986 è professore di storia dell'arte e dell'architettura al Politecnico federale di Zurigo, dove è stato pure direttore dell'Istituto di storia e teoria dell'architettura per un ventennio. Il punto chiave della sua ricerca sono gli studi sulla storia dell'arte e dell'architettura dal XV al XX secolo, sulla teoria architettonica, sull'architettura del moderno, ma anche su problemi specifici di disegno, di tipologia e di architettura effimera. Autore di innumerevoli pubblicazioni e referente di eventi espositivi, riviste specialistiche (Lotus International, Daidalos, Archithese) e comitati scientifici di istituzioni ed enti a livello internazionale, ha partecipato alla prima fase organizzativa dell'Accademia di architettura di Mendrisio. Presso la "Stiftung Bibliothek Werner Oechslin" promuove ogni anno i Barocksummerkurs che facilitano contatti fra giovani ricercatori e illustri studiosi da tutto il mondo; pubblica inoltre la rivista Scholion.

Informazioni

Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio tel. +41 58 666 58 69, [email protected]

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