L'Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò: capolavoro dell'architettura degli anni '50

Servizio comunicazione istituzionale

12 Novembre 2009

Presentazione del volume 
Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, via Ampère 2, aula IV 
mercoledì 18 novembre 2009, ore 18.15  

inaugurazione della mostra 
Spazio mostre del Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, via Ampère 2
mercoledì 18 novembre 2009, ore 19.30 

 
 
Si inaugura a Milano, nello spazio mostre del Politecnico situato nell'edificio progettato da Vittoriano Viganò, l'esposizione L'Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò. Una lettura critica attraverso gli archivi e la documentazione recente, a cura di Franz Graf e Bruno Reichlin.
L'esposizione, promossa dall'Accademia di architettura e dall'Archivio del Moderno di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) e organizzata dalla Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano, è stata presentata, in una prima edizione, alla Galleria dell'Accademia di architettura di Mendrisio dal 15 maggio al 29 giugno 2008. Prende le mosse dai documenti e dagli elaborati grafici depositati presso l'Archivio del Moderno ed è l'esito di una stretta collaborazione tra l'Accademia di architettura e l'Archivio del Moderno, che ha condotto specifici studi svolti da un team internazionale e ha acceso approfondimenti che hanno consentito inedite acquisizioni, sfociate in un'innovativa lettura dell'intero complesso e dunque della figura dell'architetto Viganò. 
 
Precede l'inaugurazione dell'esposizione la presentazione del volume L'Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò, a cura di Franz Graf e Letizia Tedeschi, Mendrisio Academy Press, Mendrisio 2009.
 
 
La mostra
 
La mostra, a cura di Franz Graf e Bruno Reichlin, professori dell'Accademia di architettura, è promossa dalla stessa Accademia di architettura e dall'Archivio del Moderno di Mendrisio, in collaborazione con Do.co.mo.mo Svizzera, ed è organizzata in questa edizione dalla Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano. Si colloca all'interno di una serie d'iniziative che hanno come obiettivo la conoscenza e lo studio delle problematiche inerenti la conoscenza e la conservazione del complesso dell'Istituto Marchiondi Spagliardi, una tra le più significative testimonianze dell'architettura milanese degli anni '50.
Costruito tra il 1954 e il 1958 per ospitare ragazzi in difficoltà, il nuovo complesso, sede dell'Opera Pia Istituti Riuniti Marchiondi Spagliardi e Protezione del Fanciullo, rappresenta, non soltanto per il suo programma pedagogico innovativo, ma anche per quanto di esso si riflette nell'altrettanto
innovativo linguaggio architettonico "neobrutalista" e infine per la materialità, a suo modo eccezionale, un momento di particolare interesse nell'ambito della complessa ricerca architettonica europea della seconda metà del XX secolo. 
Attraverso i documenti inediti provenienti dalla famiglia e dall'archivio dell'architetto, conservato presso l'Archivio del Moderno di Mendrisio, da altre fonti, quali gli archivi delle committenze, delle imprese o di altri professionisti che hanno cooperato con Viganò, dunque grazie a un coacervo di testimonianze studiate da specialisti e ricercatori, così come attraverso una rinnovata riflessione critica svolta dagli studiosi che hanno guidato la ricerca, si propone un'analisi e una rilettura critica del complesso in relazione alle dibattute e specifiche problematiche della conservazione e del riuso del Marchiondi. 
 
L'esposizione ripercorre l'intero processo di costruzione del Marchiondi, illustrando le varie fasi del concorso, del progetto e della realizzazione dei vari edifici. I modelli, le tavole, i disegni, le carte presentati sono documenti originali. Anche la straordinaria rassegna fotografica d'epoca, in bianco e nero, proveniente in gran parte dall'archivio fotografico conservato a Milano dalla famiglia, nonché dagli archivi dell'istituto, del progettista strutturale e dell'impresa esecutrice, concorre ad implementare la documentazione relativa alle vicende dell'Istituto Marchiondi Spagliardi e ad accrescere la conoscenza critica attorno all'operato del "suo" architetto. 
Il Marchiondi versa da anni in uno stato di abbandono e degrado. Si dà, in mostra, ampia documentazione attraverso gli scatti fotografici di Enrico Cano, che ha realizzato un'apposita "campagna fotografica" svolta in occasione dell'esposizione. Tale sezione permette al visitatore, attraverso l'obiettivo del fotografo, di conoscere lo stato del costruito e al tempo stesso di vedere, oltre il degrado, anche tutte le qualità, sia formali che distributive, del complesso. 
 
Varie esperienze audiovisive accompagnano la mostra. Una consultazione integrale delle foto di Enrico Cano in formato digitale è proposta da una delle postazioni elettroniche. Inoltre, si potrà ascoltare, da un'altra postazione, la registrazione sonora tratta dalla conferenza tenuta da Vittoriano Viganò presso il Centro universitario culturale di Milano, il 19 maggio 1965. L'architetto, in quell'occasione, parlò diffusamente dell'Istituto e rispose alle domande del pubblico. Il nastro magnetico, conservato presso l'Archivio del Moderno di Mendrisio e riversato, montato e restaurato dalla Fonoteca Nazionale Svizzera, è una preziosa testimonianza orale, ad appena sette anni dalla chiusura del cantiere: la memoria dell'autore è vivida, fornisce importanti chiavi di lettura e spiegazioni tecniche sulla costruzione e, soprattutto, testimonia del suo punto di vista. Dalla stessa postazione si potrà consultare ed esplorare anche una Web Gallery, o Galleria virtuale, a cura di Valeria Farinati, preparata dall'Archivio del Moderno, che consente di consultare 400 elaborati grafici. Il visitatore interessato potrà studiare sul monitor la riproduzione di tutte le tavole di progetto dell'Istituto Marchiondi Spagliardi oggi depositate presso l'Archivio del Moderno, accompagnate da una dettagliata scheda descrittiva, redatta secondo le norme internazionali di catalogazione del disegno di architettura.
 
L'esposizione L'Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò. Una lettura critica attraverso gli archivi e la documentazione recente, ospitata nello spazio mostre del Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, via Ampère 2, resterà aperta da mercoledì 18 novembre a mercoledì 9 dicembre 2009. Potrà essere visitata dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Ingresso libero.  
 
 
Vittoriano Viganò
 
Nato nel 1919, figlio del pittore Vico, Vittoriano Viganò, formatosi nell'ambiente intellettuale milanese, architetto e docente universitario, è stato uno dei più illustri rappresentanti dell'architettura italiana del dopoguerra. La sua produzione annovera, oltre all'Istituto Marchiondi Spagliardi a Milano, che ha valso al progettista numerosi riconoscimenti e che può dirsi l'opera prima, vari altri progetti di spicco. Tra le opere principali dell'architetto figurano: la casa La Scala (Portese del Garda, Brescia) per André Bloc, direttore della rivista Aujourd'hui; il Mobilificio bresciano a San Felice del Benaco (Bergamo); l'ampliamento e la ristrutturazione della Facoltà di architettura del Politecnico di Milano.
Viganò allestisce anche mostre e sezioni di mostre alla Triennale di Milano, tra cui si ricordano la sezione Opere d'arte inserite nell'architettura (XII Triennale, 1960) e la sezione Le prospettive (XIV Triennale, 1968). Su designazione dell'Accademia di San Luca, di cui è membro, nel 1991 riceve il premio nazionale del Presidente della Repubblica per l'architettura. 
Viganò scompare improvvisamente nel 1996.
 
 
Il libro, per una nuova collana
 
In occasione dell'inaugurazione della mostra, sarà presentato il volume L'Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò, a cura di Franz Graf e Letizia Tedeschi, con testi di Bruno Reichlin, Letizia Tedeschi, Alberto Grimoldi, Franz Graf, Francesca Albani, Gianni Ottolini, Valeria Farinati. Dopo la sezione dei saggi, caratterizzati da diverse visuali storiche e critiche, il volume presenta, attraverso elaborati grafici originali e fotografie d'epoca, una ricca storia illustrata del progetto e della costruzione, cui fa seguito il bel servizio fotografico in bianco e nero di Ugo La Pietra, eseguito nel 1961-1962, poco dopo la realizzazione, e il recente reportage fotografico a colori di Enrico Cano che, dopo 50 anni, dà conto dello stato attuale dell'opera. Concludono il volume gli apparati, comprendenti una bibliografia ragionata specificamente dedicata alla presenza dell'Istituto Marchiondi nella stampa specializzata, a partire dalla sua costruzione, sintetici cenni biografici dell'architetto e la schedatura per fasi progettuali dei più di 400 elaborati grafici originali costituenti il progetto, redatta secondo le norme internazionali di catalogazione del disegno di architettura. Il volume inaugura la collana "Album progetti" diretta da Bruno Reichlin per la Mendrisio Academy Press, la casa editrice dell'Accademia di architettura.
 
Alla presentazione del volume parteciperanno, accanto ai curatori e agli autori: Pier Carlo Palermo, Preside della Facoltà di Architettura e Società, Politecnico di Milano; Valerio Di Battista, già Preside Vicario della Facoltà di Architettura e Società, Politecnico di Milano; Valentin Bearth, Direttore dell'Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana; Sergio Crotti, Politecnico di Milano; Alberto Grimoldi, Politecnico di Milano; Bruno Reichlin, Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana.
 
Il libro sarà presentato da Daniele Vitale, Politecnico di Milano.
 
L'Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò, a cura di Franz Graf e Letizia Tedeschi, Mendrisio Academy Press, Mendrisio 2009, 304 pp., 48 EUR / 75.- frs.
Testi di Bruno Reichlin, Letizia Tedeschi, Alberto Grimoldi, Franz Graf, Francesca Albani, Gianni Ottolini, Valeria Farinati, con 495 illustrazioni in bianco e nero e a colori.
 
 
Informazioni: Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio, tel. +41 58 666 58 69, [email protected]  

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