Accordo tra l'USI e il Politecnico Federale di Zurigo: sì alle doppie cattedre

L'Università della Svizzera italiana e il Politecnico Federale di Zurigo hanno sottoscritto un importante accordo teso a rafforzare la collaborazione tra le due istituzioni nel campo delle scienze computazionali, dell'ingegneria e della scienze economiche.

Professori attivi in queste tre aree disciplinari potranno infatti esercitare, sia a livello di ricerca che di insegnamento, in entrambe le università. L'accordo punta ad ottimizzare l'offerta formativa di entrambi gli atenei, condividendo spazi comuni ed infrastrutture - come nel caso del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) gestito dal Politecnico - e stimolando in questo modo le sinergie più efficaci, ovvero quelle che si sviluppano dal basso direttamente tra i professori interessati.

I titolari di una doppia cattedra avranno diritto di esame in ambedue le istituzioni e saranno abilitati a dirigere tesi di dottorato in entrambe le università. Il finanziamento dipenderà di regola dall'istituzione "madre", mentre l'istituzione "partner" potrà contribuire alla dotazione della doppia cattedra tramite accordi stabiliti caso per caso.

Il Presidente del Politecnico di Zurigo Ralph Eichler ha dichiarato: "Siamo contenti perché grazie al previsto trasferimento del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) del Politecnico di Zurigo da Manno alla sua nuova sede a Lugano, lo scambio intellettuale con la vicina USI sarà più facile e si intensificherà. In particolare, grazie a questo accordo, si getteranno le fondamenta per poter promuovere la collaborazione di professori e ricercatori delle due istituzioni a vantaggio di entrambe."

Secondo il Presidente dell'USI Piero Martinoli: "L'accordo è un chiaro segno della forte sintonia tra i nostri due atenei. Un sintonia di lunga data, che affonda le sue radici nella storia stessa dell'USI e che ora viene sancita anche a livello istituzionale.  Il fatto che il Politecnico Federale di Zurigo abbia aperto il ventaglio della collaborazione rispetto a diverse aree disciplinari è un segno tangibile della fiducia riposta in noi e nei nostri progetti di sviluppo. Sono convinto che questo accordo sia altamente funzionale alla nostra stessa missione: praticare la ricerca scientifica di punta e fare in modo che i suoi risultati abbiano un impatto concreto nell'insegnamento e nella società".