La Commissione europea pubblica oggi i primi risultati del progetto ETER

Servizio comunicazione istituzionale

2 Luglio 2014

Lo European Tertiary Education Register (ETER) è uno strumento che permettere un approccio più trasparente al settore dell’educazione terziaria. L’USI è tra le quattro università partner dell’iniziativa.

ETER è un nuovo registro europeo del settore dell’istruzione superiore che pubblica oggi i primi dati, mettendo a disposizione su una piattaforma aperta informazioni precedentemente non reperibili sulle università. Per la prima volta a livello europeo si propone infatti uno strumento che fornisce dati comparabili sulle istituzioni di istruzione superiore, ripartendole in maniera dettagliata in base alla dimensione, al numero degli studenti e dello staff, ai percorsi di laurea, ai campi di ricerca e di attività.

Istituito con il finanziamento dell'Unione Europea, ETER è uno strumento di analisi dal valore inestimabile per i responsabili politici e delle singole istituzioni. Androulla Vassiliou - Commissario europeo per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù - sottolinea come grazie a questa banca dati "si aumenti la trasparenza nell'ambito dell'istruzione superiore, sviluppando una più ampia gamma di strumenti di analisi e di informazione, migliorando al contempo le sinergie tra istruzione e ricerca scientifica, e sostenendo la diversità dell'istruzione superiore in Europa".

Il Dr. Benedetto Lepori dell'USI - che insieme al centro di ricerca Joanneum Research (Graz), al Nordic Institute for Studies in Innovation, Research and Education (Oslo) e all'Università La Sapienza (Roma) è una delle quattro istituzioni che hanno promosso e realizzato l'iniziativa - illustra le interessanti potenzialità della piattaforma: "utilizzando informazioni provenienti dalle autorità nazionali di statistica, ETER costituirà un registro dell'istruzione superiore permanente e regolarmente aggiornato con informazioni dettagliate sugli istituti di istruzione superiore in Europa. Sarà utile sia ai decision maker politici, ossia a chi deve gestire il sistema di istruzione superiore nel suo complesso, sia alle stesse università, che potranno confrontare il proprio profilo con quello di altri istituti, identificando le rispettive aree di attività e individuando eventuali nuove opportunità di specializzazione".

Il sistema integra anche altre fonti di dati esterni e copre le istituzioni di livello terziario (con più di 200 studenti) in 29 paesi. Questo equivale a 2'254 istituti di istruzione superiore, per una popolazione totale di ben 16,2 milioni di studenti. La Commissione europea ha stanziato finanziamenti per il progetto per due anni (da agosto 2013 ad agosto 2015). La seconda parte dei dati sarà pubblicata nel mese di aprile del 2015.