Famiglia, lusso e passaparola. Ecco l'identikit dei turisti dal Golfo

Servizio comunicazione istituzionale

3 Dicembre 2014


I paesi del Golfo (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar) rappresentano un mercato chiave e in grande espansione, in tutta la Svizzera e anche nella nostra regione. I turisti che provengono da questi paesi viaggiano tipicamente con la famiglia e cercano dunque un’offerta soddisfacente anche per i figli. Apprezzano il lusso e nella scelta si affidano principalmente al passaparola. All’analisi approfondita del mercato dei turisti del Golfo diretti all’estero e alle relative sfide per gli operatori è dedicato il terzo rapporto dell’Osservatorio del turismo dell’USI (O-Tur, Istituto di ricerche economiche - IRE) sui mercati di provenienza del turismo in Ticino, pubblicato oggi e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio del turismo del Canton Vallese.

La famiglia al centro, shopping e passaparola
Con una popolazione di oltre 40 milioni di persone, giovane e in aumento, l’area del Golfo registra una crescente domanda di turismo verso l’estero. Sebbene siano in incremento gli spostamenti per motivi di lavoro, i viaggiatori di questi paesi si muovono prevalentemente per motivi di piacere e per visitare amici e parenti, con una forma di turismo incentrata sulla famiglia.

Come emerge dalle diverse fonti quantitative e qualitative alla base del rapporto, i turisti provenienti dai paesi del Golfo sono caratterizzati da un livello di formazione elevato. Vantano un reddito pro capite tra i più alti al mondo e si distinguono dunque per un’elevata capacità di spesa – in media 9'342 CHF pro capite a viaggio –, che si traduce anche in una permanenza media superiore agli altri turisti stranieri. Lo shopping, in prevalenza legato al lusso, è l’attività primaria del soggiorno all’estero, che si svolge solitamente tra luglio e agosto.  

Abituati a un forte senso dell’ospitalità, i turisti dei paesi del Golfo apprezzano ricevere attenzioni speciali e “personalizzate”. Anche se amano diversificare, tornano volentieri dove si sono trovati bene. Per valutare una possibile meta ne considerano l’immagine generale, il territorio (sia a livello di paesaggio naturale sia di città), le infrastrutture e l’offerta di shopping, ma soprattutto la possibilità di proporre attività ed esperienze soddisfacenti per tutto il gruppo familiare (che varia in media tra 4 e 8 membri), in particolare per i figli. Per scoprire le destinazioni e informarsi fanno affidamento soprattutto sul passaparola all’interno della propria rete di conoscenze, anche se è sempre maggiore la ricerca di informazioni e opinioni su web e social network.

Il posizionamento della Svizzera
La Svizzera risulta ben posizionata nel confronto con gli altri paesi europei, soprattutto per i turisti provenienti da Arabia Saudita (destinazione europea preferita), Kuwait (seconda destinazione europea preferita) e Qatar (terza destinazione europea preferita). La tendenza è in crescita: si è passati da 33'152 arrivi e 148'122 pernottamenti nel 1999 a 216'341 arrivi e 623'205 pernottamenti nel 2013, con una spesa media giornaliera calcolata a 530 CHF pro capite; dati che fanno dell’area del Golfo il decimo mercato turistico per volume di pernottamenti e il primo per spesa giornaliera. Le mete più “gettonate” sono Ginevra, Zurigo e l’Oberland bernese. Gli atout del nostro paese sono in particolare la bellezza della natura (montagne e laghi) e l’attrattiva delle città, il clima e l’aria pulita, la sicurezza e l’ospitalità.     

La situazione in Ticino
Come la Svizzera nel suo complesso, anche il Ticino ha registrato una crescita costante di turisti dal Golfo, con una curva che dal 2009 si colloca sopra la media svizzera: da 1’048 arrivi e 4'011 pernottamenti nel 1999 (a fronte di una media svizzera di 1'248 e 5'764) si è passati a 12'055 arrivi e 32'488 pernottamenti (a fronte di una media svizzera di 8'512 e 24’613). Gli ospiti provengono in particolare da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, considerano la nostra regione una meta estiva e scelgono soprattutto il Luganese, che nel 2013 ha raccolto il 92,1% dei pernottamenti.   

Le sfide per il settore turistico ticinese
L’identikit dei turisti provenienti dai paesi del Golfo chiama gli operatori ticinesi ad alcune sfide. Alla luce dell’importanza della famiglia nell’esperienza turistica, per rafforzare il posizionamento del Ticino su questo mercato occorre migliorare l’offerta di strutture e iniziative specifiche per ospiti con figli al seguito, combinando al meglio le attività (escursioni, shopping, benessere…) per proporre esperienze uniche a tutto il nucleo familiare e in particolare ai figli, le cui opinioni hanno un peso importante nella scelta della destinazione turistica.

Tenendo presenti le attese che questi visitatori hanno in termini di accoglienza, si tratta di consolidare e rinnovare il proprio senso di ospitalità “coccolandoli” e con una maggiore consapevolezza del sistema di valori che informa la cultura e la società arabe. In particolare, l’importanza della religione e il forte senso della gerarchia sociale, con le relative abitudini a livello di comportamento, suggeriscono a chi punti su questo mercato di avere attenzioni quali integrare nei menù piatti halal o aumentare l’offerta disponibile di bevande non alcoliche.

Il rapporto completo è disponibile sul sito dell’Osservatorio del turismo, IRE – USI:
http://www.otur.usi.ch/it/source-markets

Alla stesso indirizzo sono disponibili il primo e il secondo rapporto dell’O-tur sui mercati di provenienza del turismo in Ticino, dedicati al mercato tedesco e a quello cinese

Per maggiori informazioni:

Chwen Chwen Chen Stefano Scagnolari
Collaboratrice Osservatorio del turismo Responsabile Osservatorio del turismo
Istituto di ricerche economiche (IRE) Istituto di ricerche economiche (IRE)
Università della Svizzera italiana Università della Svizzera italiana
[email protected] [email protected]

 

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