Turismo d'affari: all'USI un convegno internazionale su un settore ancora da esplorare
Servizio comunicazione istituzionale
11 Dicembre 2012
Comunicato stampa
Lugano, 11.12.2012
Si è aperta domenica 9 dicembre e si è chiusa oggi all’USI la nona edizione dell’ATLAS Business Tourism Conference, evento annuale itinerante che costituisce uno dei pochi appuntamenti accademici e professionali di dimensioni internazionali specificamente dedicati ai viaggi di lavoro e al turismo d’affari.
Secondo il prof. Rico Maggi, Decano della Facoltà di scienze economiche dell’USI e direttore dell’Osservatorio del turismo, “i viaggi di lavoro non raccolgono a livello di studi accademici l’attenzione che dovrebbero avere: rappresentano infatti un’industria importante, che copre una larga fetta degli arrivi e degli introiti, in Ticino come nel resto del mondo. È un mercato che merita dunque maggiore approfondimento, specie in un momento in cui il nostro cantone è confrontato con un calo complessivo della domanda tradizionale, legata alle vacanze. In quest’ottica, è stato importante ospitare qui un evento di rilevanza quale l’ATLAS Business Tourism Conference. Il turismo d’affari, d’altro canto, è già parte del curriculum di studi del nostro Master in International Tourism e sarà integrato sempre più nelle analisi del nostro Osservatorio”.
Alla conferenza hanno partecipato professori, ricercatori, studenti e professionisti del settore provenienti da tutta l’Europa e non solo, riunitisi sul campus di Lugano per condividere idee e risultati degli studi e per discutere del futuro della ricerca in tema. Al centro dei lavori è stata l’innovazione nel turismo d’affari (convegni, viaggi d’incentivo per far conoscere località a operatori turistici, conferenze e mostre) e nei viaggi individuali di lavoro, settori che stanno vivendo una continua espansione grazie proprio a cambiamenti all’avanguardia, che hanno permesso di adattarsi alle tendenze in atto e di portare valore aggiunto agli affari e alle organizzazioni clienti di questa particolare industria.
Per maggiori informazioni:
Natalia Tretyakevich
Istituto di ricerche economiche, USI
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