ChatGPT per tutti, l'intelligenza artificiale ha riempito il Campus Est
Servizio comunicazione istituzionale
3 Aprile 2023
L’Università della Svizzera italiana si è confermata, venerdì pomeriggio, come uno dei luoghi in cui discutere di Intelligenza artificiale, unendo alla ricerca accademica di punta l’attenzione ai temi etici e sociali e alla comunicazione. L’incontro ChatGPT per tutti, nell’Aula polivamente del Campus est Lugano, ha visto la partecipazione di un folto pubblico di tutte le età. A presentare la popolare applicazione sviluppata da OpenAI, il professor Luca Maria Gambardella, tra i maggiori esperti internazionali di intelligenza artificiale, e Andrea Scarinci di Lugano Living Lab.
Dopo una introduzione sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale e le varie tecnologie disponibili, il professor Gambardella si è soffermato sul deep learning o apprendimento profondo, sistema utilizzato anche da ChatGPT: una rete neurale artificiale che apprende da grandi quantità di dati come svolgere determinati compiti, come scrivere testi o rispondere a domande. A volte capita che i dati di addestramento contengano pregiudizi o discriminazioni che vengono poi incorporati nel sistema ma, come ha precisato il professor Gambardella, l’intelligenza artificiale non crea questi pregiudizi ma al contrario aiuta a renderli evidenti.
All’Università della Svizzera italiana questi temi sono studiati approfonditamente non solo da punto di vista tecnologico, ma anche per le implicazioni etiche, sociali e filosofiche. Il professor Gambardella ha concluso il suo intervento evidenziando due possibili rischi: da una parte la pigrizia nel delegare sempre più compiti a ChatGPT e sistemi simili; dall’altra la perdita di senso critico nei confronti delle informazioni. Rischi che sono stati anche al centro delle dimostrazioni di Andrea Scarinci che ha mostrato come sia relativamente facile far scrivere a ChatGPT dei testi contenenti informazioni false e assurde, aggirando anche i filtri introdotti dai realizzatori.