Quando l'atto artistico è creato da una macchina

L’intelligenza artificiale crea testi letterari, opere d’arte, musiche e servizi giornalistici che si ispirano al genio umano e per questo non distinguibili da esso. In quale misura l’AI cambierà il modo con cui disegniamo opere architettoniche, creiamo brani musicali e produciamo pensiero e scrittura?

Una serata per esplorare esiti e interrogativi del contrastato rapporto tra creatività e nuove tecnologie, accompagnata da brani musicali ideati dall’Intelligenza artificiale, con la partecipazione del violoncellista Enrico Dindo che proporrà musica dal vivo.

Con Luisa Lambertini, Rettrice dell'Università della Svizzera italiana (USI); Enrico Dindo, violoncellista e direttore d’orchestra; Riccardo Blumer, architetto e designer, professore presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio; Luca Gambardella, Prorettore per l'innovazione e le relazioni aziendali all’Università della Svizzera italiana, dove dirige il Master in Intelligenza Artificiale.

Modera Giovanni Pellegri, dottore in neurobiologia, responsabile de L’ideatorio USI.

La serata è proposta da NEL, fare arte nel nostro tempo, in collaborazione con L’ideatorio dell’Università della Svizzera italiana, e con la partecipazione del Conservatorio della Svizzera Italiana e con LAC Lugano Arte e Cultura nell’ambito del progetto LAC Edu.

L'appuntamento apre il ciclo Il futuro è aperto… organizzato dall'associazione NEL, fare arte nel nostro tempo. Tra le attività proposte, l'Università della Svizzera italiana ospiterà il 15 novembre alle 18.30 l'incontro "Quando la scrittura è creata da una macchina" con il giornalista Gabriele Beccaria, il professore della Facoltà di comunicazione, cultura e società dell'USI Colin Porlezza e il giornalista Roberto Porta.