Il Fondo nazionale premia sedici progetti di ricerca presentati dall'USI

615a2a398fcb03c0a859e404845aabf2.jpg

Servizio comunicazione istituzionale

31 Maggio 2024

Nella prima delle due tornate annuali di finanziamenti del Fondo Nazionale Svizzero (FNS), sedici proposte presentate da ricercatori dell'USI hanno ricevuto un riscontro positivo. Questi progetti abbracciano le numerose discipline presenti nell'università.

Il Fondo Nazionale Svizzero finanzia i migliori progetti sottoposti a valutazione entro le due scadenze annuali di aprile e ottobre. Con quindici progetti premiati in questa tornata, l'USI conferma la qualità e la competitività della sua ricerca a livello nazionale. La gamma dei progetti finanziati evidenzia la vivacità e la varietà delle aree di ricerca delle Facoltà e degli istituti affiliati dell'USI.

Complessivamente, i progetti hanno ricevuto un finanziamento di circa 10 milioni di franchi.

Per la Facoltà di scienze economiche, è stato sostenuto il progetto del professor Loriano Mancini, intitolato “Rischio climatico: il ruolo unico degli assicuratori”. La sua ricerca si concentra sul ruolo critico che gli assicuratori svolgono nella mitigazione del rischio climatico. 

Il progetto del professor Fabrizio Colella, della Facoltà di scienze economiche, dal titolo “The Role of Firms in Wage Formation: Evidence from Immigration and Local Taxes in Switzerland", è stato supportato. La sua indagine analizza in modo approfondito il ruolo delle imprese nella formazione delle strutture salariali e di altri fattori del mercato del lavoro. 

Sempre all'interno della stessa facoltà, l'FNS ha anche appoggiato il progetto del professor Alessandro Lomi "Network Dynamics and Community Evolution: Coordination, Development, and Resilience". La sua ricerca mira a capire come le comunità si coordinano, si sviluppano e mantengono la resilienza di fronte a varie sfide, offrendo approfondimenti sui comportamenti delle reti sociali ed economiche. 

Per la Facoltà di scienze informatiche è stato finanziato il progetto della professoressa Monica Landoni, intitolato “SOL - Scaffolding to Foster Independence When Children Search Online for Learning”. Il progetto SOL mira a creare un quadro teorico che utilizzi lo scaffolding per estendere il paradigma Search-As-Learning (SAL) ai bambini delle classi elementari, sviluppando tecnologie innovative di recupero interattivo dell'informazione per bambini (Child interactive information retrieval CIIR) per migliorare l'apprendimento attraverso la ricerca. 

È stato sostenuto anche il progetto del professor Damiano Costa, della Facoltà di Teologia, intitolato ”Equivalence in Metaphysics”. Il progetto utilizza strumenti di natura logica, filosofica, semantica e matematica per indagare il fenomeno per cui due teorie scientifiche possano essere definite teorie equivalenti.

Il progetto della professoressa Léna Pellandini-Simanyi, della Facoltà di comunicazione, cultura e società, intitolato “Investing in Meaning: How Symbolic Meanings Shape Lay Investor Stock Choices", è stato sostenuto. Il suo studio analizzerà come, in sistemi economici decentralizzati progettati per misurare e premiare le prestazioni individuali, organizzazioni eterogenee possano lavorare insieme per affrontare problemi sociali urgenti. 

È stato sostenuto anche il progetto della Dr.ssa Anne-Linda Camerini (Istituto di salute pubblica - IPH), dal titolo “AWARE: Mental Health Portrayals on Social Media and Implications on Adolescents’ Awareness and Well-being”.Si tratta di un progetto Weave, ovvero un Project Funding in collaborazione con Austria e Germania

L'Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) ha ottenuto il finanziamento di quattro progetti, per un totale di 3.130.000 franchi svizzeri. Tra questi, il progetto del professor Murizio MolinariER-phagy: the lysosomal control of endoplasmic reticulum homeostasis”, il progetto della professoressa Silvia MonticelliBridging T Cell Receptor and Integrin Signaling Pathways with SKAP2 - Functional Insights and Biochemical Characterization”, il progetto dellla professoressa Greta Guarda The role of the transcription factor RFX7 in B cell responses” e il progetto della professoressa Valentina Cecchinato Natural Autoantibodies Targeting Chemokines In HIV-1 Infection And Pathogenesis”.

L'Istituto oncologico di ricerca (IOR) ha ricevuto finanziamenti per due progetti, per un totale di 1.400.000 franchi svizzeri. Il progetto della Dr. Giuseppina Carbone si intitola “EHF/ESE3 transcription factor as a regulator of prostate epithelial cell differentiation and stem cell properties”, mentre il progetto del Dr. Davide Rossi si intitola "Oncogenic perturbations of the non-coding regulatory genome in classic Hodgkin lymphoma”.

Inoltre, la Facoltà di scienze biomediche e l'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) hanno ottenuto sovvenzioni per tre progetti, con un budget totale approvato di 1.422.410 franchi. Questi progetti includono "Disabling levodopa-induced dyskinesia in Parkinson's disease: the role of sleep” del PD Dr.Med. Salvatore Galati, “Investigating the role of senescence in the development of incurable prostate cancer bone metastases within a human 3D in vitro model of aging bone” del professor Matteo Moretti e “Ticin for the optimal anticoagulant treatment of left ventricular thrombosis (TITAN-LVT) study” del professor Marco Valgimigli.

Rubriche