Anche l'USI alla festa della sostenibilità "Greenday 2024"

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Servizio comunicazione istituzionale

12 Agosto 2024

Il 7 settembre a Bellinzona, presso Piazza del Sole e Piazza Simen, si svolgerà la festa della sostenibilità. Anche l'Università della Svizzera italiana (USI) prenderà parte all'edizione 2024, grazie al coinvolgimento del Servizio qualità e sostenibilità e dell'Istituto di ricerche economiche (IRE).

Il Greenday è una giornata - organizzata dall’omonima associazione in collaborazione con la Società ticinese di scienze naturali - animata da bancarelle e postazioni con attività interattive, proposte da un’ottantina di enti e associazioni per approfondire il tema della sostenibilità e della conservazione della natura in modo festoso, aggregativo, ludico e divertente. Musica, intrattenimento, attività ed esperienze forniranno spunti ed esempi nell'ottica di uno stile di vita più sostenibile.

All’appuntamento annuale non poteva mancare con una sua postazione anche l’Università della Svizzera italiana. Il Greenday è infatti un evento molto importante per avvicinare la popolazione e incoraggiare quei comportamenti sostenibili che all’USI sono promossi e portati avanti da diversi anni attraverso l’attività di ricerca e d’insegnamento del corpo accademico e degli studenti, ma anche a livello operativo, logistico e organizzativo attraverso il progetto “SostA… verso un Ateneo sostenibile”, attivo dal 2009 sui campus universitari. Il progetto si prefigge di sensibilizzare e responsabilizzare la comunità USI alla sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Portare questo importante messaggio anche all’esterno, verso la cittadinanza, è uno dei compiti principali delle università. Per l'USI è dunque cruciale fornire il proprio contributo nell’ambito della giornata dedicata alla promozione più ampia possibile di comportamenti e stili di vita volti a essere consapevoli e cercare di ridurre il proprio impatto ambientale. Ciò avverrà spiegando, in termini diretti e semplici, perché è necessario impegnarsi come singoli individui, famiglie, gruppi, in questa direzione di vita.

Per rappresentare l’USI in generale, e il suo progetto SostA in particolare, sarà presente Miriam Allisiardi, collaboratrice del Servizio qualità e sostenibilità, che si occupa quotidianamente di gestione della sostenibilità. Per l'Istituto di ricerche economiche (IRE), che dal 2017 segue le tematiche energetiche e ambientali tramite l’Osservatorio finanze pubbliche ed energia (O-FPE), sarà invece presente Alessandra Motz, ricercatrice che da anni si occupa proprio dell’accettazione sociale della transizione energetica.

Nella sua ricerca, Alessandra si dedica a misurare - con appositi modelli statistici - quali caratteristiche delle politiche o delle tecnologie disponibili per la transizione risultano più gradite ai cittadini, e a capire come determinati comportamenti o atteggiamenti psicologici degli individui possano indirizzare le loro scelte in materia di energia. A lei abbiamo dunque chiesto di illustrarci, nel concreto, in cosa consisterà l'attività che USI proporrà al Greenday: "L’attività che presenteremo è il 'quadrilemma dell’energia'. Si tratta di una sorta di gioco che ruota proprio intorno alla complessità della transizione energetica e alla difficoltà di conciliare priorità differenti. Ridurre le emissioni climalteranti significa infatti sostituire le fonti fossili con alternative a basse emissioni. Ma come si fa a decidere quali fonti utilizzare? O, in altre parole, quali fonti sono più adatte a conciliare sicurezza, sostenibilità ambientale, costo e, infine, accettazione dei nuovi impianti da parte delle comunità locali? Nel 'quadrilemma dell’energia' i visitatori del Greenday potranno mettersi alla prova, cercando di valutare le diverse fonti rispetto ai quattro criteri citati e di considerare le alternative e i compromessi necessari. La presenza di noi ricercatori permetterà ai visitatori di confrontare le proprie convinzioni con le più recenti evidenze scientifiche". L'auspicio, va da sé, è che l'attività proposta possa suscitare un forte impatto nei confronti di coloro che decideranno di cimentarvisi. "La transizione energetica è un processo complesso e in rapida evoluzione, condizionato dalle opportunità e dai limiti della tecnologia, dalla disponibilità di risorse economiche, ma anche dalle reazioni delle persone e delle comunità - prosegue Motz -. Nel mio lavoro presso l’Istituto di ricerche economiche ho spesso occasione di riflettere sulla difficoltà di conciliare queste diverse dimensioni, in particolare quando si tratta degli effetti delle politiche nazionali o sovra-nazionali sulle comunità locali e sulle singole persone. Mi piace molto l’idea di offrire ai visitatori un’occasione di confrontarsi in maniera attiva con le sfaccettature della transizione energetica. La transizione, in effetti, è un processo tecnologico e industriale, ma è anche un fenomeno umano, in cui il coinvolgimento e l’approvazione delle persone e delle organizzazioni sociali hanno un ruolo fondamentale. Mi piace pensare che, insieme ai visitatori, proveremo a rispondere alla domanda posta trent’anni fa da Alexander Langer: 'come può risultare desiderabile una civiltà ecologicamente sostenibile?'".

In allegato è possibile scaricare il programma di Greenday 2024, completo di tutti i dettagli concernenti le attività proposte.

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