Per una sanità più sostenibile

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Servizio comunicazione istituzionale

14 Agosto 2024

Sabato 10 agosto, al Palacinema, si è tenuta la terza edizione del Simposio di Locarno sulla sanità sostenibile, organizzato da Swiss Medical Network in collaborazione con il Locarno Film Festival. Col comune obiettivo di riunire i diversi attori ed esperti del sistema sanitario nella discussione delle sfide del futuro, questa edizione ha accolto un centinaio di rappresentanti della politica, della medicina, dell'infermieristica, della scienza, dell'insegnamento e dell'economia, tra cui numerosi esponenti della Svizzera francese e tedesca. La Rettrice dell'Università della Svizzera italiana (USI), Luisa Lambertini, è intervenuta in qualità di ospite, dando il via alle discussioni.

A introdurre il Simposio è stato Raymond Loretan, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Swiss Medical Network, che ha aperto i lavori salutando i convenuti e invitando sul palco l’avvocato Luigi Pedrazzini, vicepresidente del Film Festival Locarno (in rappresentanza della neopresidente Maja Hoffman). Pedrazzini ha brevemente ripercorso la storia del Film Festival Locarno, che ha saputo confermare in ogni circostanza i suoi valori. In seguito ha sottolineato la capacità di mettersi in discussione.

A prendere la parola è poi stata la Rettrice dell'USI Luisa Lambertini, che ha dato il via alle discussioni vere e proprie. La Rettrice ha introdotto il tema della sostenibilità nella sanità, definendola la capacità di creare un sistema sanitario in grado di soddisfare le esigenze del presente senza compromettere le capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie. Partendo dal presupposto che per l’USI la sostenibilità è un obiettivo strategico per il quadriennio 2025-28, e aiutandosi con diversi esempi concreti, Lambertini ha illustrato come l’ateneo stia contribuendo ad affrontare questa sfida anche nella sanità, grazie ad attività di formazione e ricerca in diverse discipline. "Per centrare i suoi obiettivi sulla sostenibilità, l'USI sta innanzitutto rafforzando le proprie strutture istituzionali - ha sottolineato la Rettrice - Protagonisti di questo impegno sono il nuovo Prorettorato per la trasformazione sostenibile e le pari opportunità, il Servizio qualità e sostenibilità, la Commissione sostenibilità e la Casa della sostenibilità ad Airolo, inaugurata a marzo 2024. Sul fronte studentesco, invece, è appena nata la nuova associazione SEEDS - Students Engaged in Environment, Development and Sustainability. Per il prossimo futuro, l’USI pianifica la creazione di un Centro per la trasformazione sostenibile e di un Istituto per l’architettura sostenibile e la tecnologia. L’Università intende coltivare una cultura della sostenibilità nella comunità accademica con premi, concorsi e fellowship, così come organizzando l’annuale Sustainability University Week insieme a SEEDS".

Proseguendo nel suo intervento, Lambertini ha poi trattato il tema centrale della sostenibilità nell'ambito della sanità. "Per quanto riguarda l'USI, nell'ambito della formazione questa attenzione si traduce in attività concrete, penso ad esempio all'integrazione della sostenibilità nei curricula formativi per educare i nuovi medici alle pratiche sostenibili e alla loro importanza. Il tutto puntando a una sensibilizzazione pubblica, per aumentare la consapevolezza tra i pazienti e la cittadinanza sui benefici della sanità sostenibile". Anche altre vie sono in via di relizzazione: il caso della nuova cattedra USI-ETH Zürich per lo studio delle politiche sanitarie, come pure l'idea di studiare a fondo il campo dell'invecchiamento tramite i NCCR. "A starci a cuore è inoltre la sostenibilità per quanto concerne la ricerca con animali" ha concluso Lambertini, citando sul finire del suo intervento pure il progetto Innosuisse E-Waste per una gestione dei rifiuti clinici "smart" e il ruolo - sempre più marcato anche in questo contesto - dell'intelligenza artificiale.

Il resto della serata ha poi visto alternarsi i vari ospiti invitati a contribuire alla discussione, sfociata infine nei saluti del CEO di Swiss Medical Network, Dino Cauzza: "Creatività e soluzioni sulla sostenibilità sono stati il filo conduttore per questa terza edizione di un Simposio fortemente voluto nella cornice del Locarno Film Festival, un luogo ideale per questo genere di eventi la cui risposta dei partecipanti risulta indicativa. Grazie ai relatori si è compreso come le cure integrate sono una soluzione per la sanità, e la formazione rappresenta un capitolo importante così come l’inter-professionalità per il sistema sanitario del futuro".

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