La cucina come motore dell'immaginario: Anissa Helou al MEM Summer Summit

Anissa Helou
Anissa Helou

Servizio comunicazione istituzionale

27 Luglio 2018

Anissa Helou non è solo una “food blogger”, non è solo una chef e neppure solo una scrittrice di libri di cucina. Gli articoli che le dedicano i grandi media internazionali, dal New York Times al Guardian, dal Financial Times alla BBC, la descrivono innanzitutto come una grande narratrice della sua terra, lei cosmopolita di origini libanesi e siriane. Laureata in design a Londra, poi rappresentante di Sotheby’s nel Medio Oriente, antiquaria a Parigi, esperta di arte islamica per la famiglia regnante Kuwaitiana. Dal 1994 ha iniziato a pubblicare libri sulla cucina del Medio Oriente Mediterraneo, usando questo campo semantico come formidabile motore capace di muovere immaginari positivi e condivisi rispetto ad una terra raccontata troppe volte solo per via dei suoi problemi.

Anissa Helou sarà una delle relatrici del MEM Summer Summit e racconterà la sua visione della regione, al contempo realistica e positiva, nel contesto di un incontro gratuito e aperto al pubblico, che si terrà venerdì 17 agosto, alle ore 18:30 nella sala 3 del LAC a Lugano, intitolato "Culture on the table". Le abbiamo posto in anteprima alcune domande.

 

Lei ha trascorso la prima parte della sua vita occupandosi di belle arti, poi è passata alla cucina. C’è un nesso tra questi due mondi?

Naturalmente, il nesso sta nell’estetica e nella cultura, elementi condivisi da entrambi i mondi. Credo che la cucina, così come l’arte, sia cultura e scrivo di questo argomento con l’obiettivo di preservare le abitudini alimentari e le ricette tradizionali, espandendo la tradizione culinaria. Il mio sogno è quello di ispirare i giovani, facendo loro capire che imparare a cucinare è molto più di una semplice occupazione pratica, così concepita è una attività culturale in senso lato.

 

Il titolo del suo ultimo libro è "Festa", un termine molto positivo per una regione globalmente nota solo per i suoi problemi ...

Si tratta di un libro che ha il preciso scopo presentare – attraverso i piatti più buoni – anche la religione e le persone che la praticano, in modo positivo, grazie alla loro ricca storia e cultura.

 

Esiste a suo avviso un piatto, una spezia o un prodotto che rappresenti al meglio la complessità della regione MEM?

Difficile, potrei dire l'olio d'oliva, i limoni, le erbe fresche, i ceci, le lenticchie e i deliziosi pani che vengono prodotti dappertutto, cosa che non sorprende dato che fu proprio la mezzaluna fertile che si trova nel quale del MEM a vedere coltivato il primo genere di grano.

La prima edizione del Middle East Mediterranean Summer Summit vedrà protagonisti 150 giovani di oltre 30 Paesi della regione del Medio Oriente Mediterraneo e dell’Europa. Obiettivo dell’incontro, organizzato dall’Università della Svizzera italiana (USI) con il sostegno congiunto del Dipartimento federale degli affari esteri della Confederazione Svizzera e del Ministero dell’Europa e degli Affari esteri francese, è quello di immaginare soluzioni innovative per costruire occasioni concrete di dialogo e di sviluppo.

Il 25 e il 26 agosto, al termine di un intenso Seminario di 8 giorni, le idee elaborate dai giovani partecipanti saranno presentate e discusse nel contesto di un Forum aperto al pubblico, al quale parteciperanno alte autorità politiche, esperti, intellettuali e imprenditori di entrambe le sponde del Mediterraneo.

Per iscrizioni: www.mem-summersummit.ch

 

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