Ottobre rosa: focus sulla prevenzione del tumore al seno

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Servizio comunicazione istituzionale

21 Ottobre 2024

Secondo dati recenti, a una donna su nove, nel corso della vita, viene diagnosticato un tumore al seno. L'Ottobre rosa nasce per ricordare l'importanza della prevenzione di questa patologia. La Prof.ssa Maria Luisa Gasparri, Professoressa della Facoltà di scienze biomediche, ginecologa e senologa presso il Centro di Senologia della Svizzera Italiana ne ha parlato ai microfoni di Rete Uno (RSI) nel corso della trasmissione radiofonica "La consulenza".

"Esistono vari motivi per cui le pazienti si dimenticano o evitano di sottoporsi ai controlli, - ha spiegato la Professoressa Maria Luisa Gasparri - per le donne è difficile conciliare vita privata, famiglia e lavoro, e spesso, se devono togliere tempo a qualcosa, lo tolgono a loro stesse. Perciò, può capitare che spesso tra una visita e l’altra passi molto tempo senza che ce ne sia accorga. L'Ottobre rosa serve alle donne per ricordarsi annualmente di dedicarsi a loro stesse".

Nel corso del mese vengono organizzate numerose iniziative mirate a promuovere la conoscenza del tema, delle corrette modalità di comportamento (quando, ad esempio, è corretto rivolgersi al proprio medico?) e delle possibilità di prevenzione, la quale viene distinta tra primaria (attuata, in primo luogo, attraverso uno stile di vita sano) e secondaria. Si parla in questo caso di esami e controlli specifici, come la mammografia. "In Svizzera, il controllo mammografico viene offerto ogni due anni, dai 50 ai 70 anni, tuttavia questa cadenza deve essere adattata alle esigenze della paziente. Pertanto, nel caso di soggetti a rischio, i controlli possono essere anticipati e/o più ravvicinati. Purtroppo non c’è una fascia d’età in cui il rischio di ammalarsi scompare, quindi consigliamo di continuare a controllarsi anche oltre i range indicati, soprattutto nel caso delle persone a rischio", ha puntualizzato la Professoressa Gasparri, la quale ha inoltre ricordato che il tumore al seno non è una patologia esclusivamente femminile. È dunque importante riconoscere, anche negli uomini, la predisposizione genetica che ne favorisce l'insorgenza e, laddove indicato indagarla, in modo da potersi sottoporre a controlli preventivi mirati.

Ancora, la Professoressa Gasparri ha sottolineato l'importanza di conoscere il proprio corpo, così da poter riconoscere eventuali cambiamenti e anomalie. "Quando compare qualcosa di nuovo che non era presente prima (ad esempio un dolore o una tensione) è sempre opportuno fare un controllo; è pertanto raccomandato consultare il proprio medico per valutare la situazione con lui".

La Professoressa ha illustrato come nel Centro di Senologia della Svizzera Italiana (CSSI) vengono applicate tecniche all'avanguardia, tra cui l’utilizzo di dispositivi radar,  innocui per la paziente, che permettono al chirurgo di asportare il tessuto malato, rimuovendo la lesione in maniera mirata, risparmiando quanto più tessuto sano possibile. La procedura risulta efficace e allo stesso tempo poco invasiva.

La Professoressa Gasparri, recentemente eletta nel consiglio direttivo della Eubreast, ha concluso con una riflessione sul rapporto tra clinica (ovvero rapporto diretto con i pazienti) e ricerca: "È solo stando a contatto diretto con i pazienti che si capisce quali sono le domande a cui la ricerca deve trovare risposta; la clinica è dunque fondamentale per un ricercatore. Allo stesso tempo ritengo che la ricerca sia un dovere professionale per un medico".

La puntata completa di "La consulenza" può essere ascoltata cliccando sul seguente link.

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