Un nuovo risvolto nella lotta contro il cancro

© Martin Lopez
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Servizio comunicazione istituzionale

11 Ottobre 2024

L'importante scoperta effettuata presso l’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) di Bellinzona, affiliato all'USI, dove lo studio dei meccanismi di riparazione del DNA ha rivelato una funzione di una proteina in grado di combattere alcune formazioni cancerogene, continua a suscitare grande interesse. Se n'è parlato alla trasmissione televisiva della RSI "il Quotidiano".

Nel laboratorio del Professor Petr Cejka, un team di dieci ricercatori sta da tempo studiando i meccanismi di riparazione del DNA, un processo cruciale per la prevenzione di malattie come il cancro. I risultati conseguiti dalla Dott.ssa Ilaria Ceppi e dalla Dott.ssa Maria Rosaria Dello Stritto, due delle principali protagoniste della ricerca, sono di rilevanza internazionale, perché potrebbero portare a nuovi farmaci e nuove cure. Le due ricercatrici si sono concentrate per mesi sulla proteina BRCA1, una sorta di “pronto intervento” del nostro organismo. Questa proteina infatti si attiva non appena si verifica un danno nel DNA, avviando un processo di riparazione per proteggere il codice genetico. Tuttavia se essa subisce mutazioni non può più svolgere efficacemente la sua funzione, aumentando così il rischio di sviluppare tumori al seno, alle ovaie e alla prostata.

“La scoperta più importante è che ora sappiamo cosa fa la proteina per riparare il DNA danneggiato. È una delle sue funzioni e conoscendo questi meccanismi ora è possibile immaginare delle terapie contro il cancro per aiutare i pazienti” ha spiegato il Professor Petr Cejka.

Il lavoro delle studiose ha permesso di chiarire il ruolo esatto della BRCA1, aprendo la strada a nuove possibilità di prevenzione. “Conoscere, attraverso screening genetici, se una persona ha mutazioni nel gene BRCA1 può permettere trattamenti anticipati o controlli più frequenti, che consentono di colpire il tumore in fasi precoci, quando la cura può essere più efficace” spiega la Dott.ssa Ilaria Ceppi.

Nonostante la strada verso lo sviluppo di un farmaco sia ancora lunga, le ricercatrici stanno già ricevendo un riconoscimento internazionale per i risultati ottenuti, pubblicati peraltro sulla rivista scientifica Nature. “È una grande soddisfazione vedere che il lavoro e le tante ore spese in laboratorio hanno portato a un risultato così importante, che può avere un forte effetto e impatto. Anche e soprattutto nell'ottica di un possibile sviluppo di nuove cure” conclude la Dott.ssa Maria Rosaria Dello Stritto. La scoperta rappresenta un passo avanti nella lotta contro il cancro, in attesa che la scienza possa tradurre queste conoscenze in nuove terapie per i pazienti.

Di seguito il servizio completo, trasmesso dal programma "Il Quotidiano" della RSI.

Scoperta nella lotta al tumore al seno

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